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DIRITTI: In Italia esistono ancora? - da Salvatore Armando Santoro

RICEVO E PUBBLICO VOLENTIERI LO SFOGO DI UNA AMICA CHE MI HA INDIRIZZATO LA LETTERA SOTTO RIPRODOTTA E DI CUI OMETTO IL COGNOME PER PROBLEMI DI PRIVACY.


GENTILE DOTT. SANTORO, VOGLIO ESPRIMERE QUELLO CHE HO DENTRO E CHE E’ SCATURITO LEGGENDO UN PO’ NEL SITO.

DIRITTI, MA IN ITALIA QUESTA PAROLA E' ANCORA NEL VOCABOLARIO DELLA LINGUA ITALIANA?

PROPRIO DOMENICA, DALL'UNICA ZIA CHE HO, SONO STATA OFFESA ALLA GRANDE, PERCHE' HO OSATO DIRE LA MIA OPINIONE SU QUELLO CHE STA AVVENENDO IN QUESTA NOSTRA NAZIONE, SOLO PER IL FATTO DI NON GRADIRE QUESTO GOVERNO E I SUOI DECRETI MI SONO PRESA DELL'EBREA COMUNISTA.

ECCO CHE COS'E' CAPACE DI FARE LA GENTE CHE SEGUE CON ARDORE LE IDEE DEL GOVERNO.

OFFENDERE, SONO SOLO CAPACI DI OFFENDERE TUTTI COLORO CHE NON CONDIVIDONO LE LORO IDEE. MI CREDA, NON SOLO GLI EXTRACOMUNITARI NON HANNO DIRITTI, MA TUTTI COLORO CHE VEDONO NEL GOVERNO UNA MINACCIA E NEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LA FOTOCOPIA DI UN UOMO CHE HA GIA' GOVERNATO L'ITALIA PORTANDOLA DENTRO A UNA GUERRA ASSURDA.

SIAMO IN UN'ITALIA IN CUI L'OPPOSIZIONE VIENE CANCELLALA. IO SONO SEMPRE STATA UNA MODERATA, NON COMUNISTA, MA SENZA ALCUN DUBBIO UNA DEMOCRATICA DI SINISTRA. TUTTI, MA PROPRIO TUTTI I PARTITI CHE STANNO ALL'OPOSIZIONE SONO VISTI COME DEI MANGIA BAMBINI.

CON DOLORE PENSO AL LIBRO SCRITTO E PRESO COME ESEMPIO DA HITLER PER DIFFAMARE GLI EBREI, UN LIBRO CHE TUTT'ORA E' VENDUTO, E CHE PORTA IL TITOLO:  "IL PROTOCOLLO DEI SAVI DI SION". 

CONFRONTANDO CIO' CHE SUCCEDE ORA E QUELLO CHE SUCCESSE ALLORA IL MIO CUORE INCOMINCIA A BATTERE ALL'INFINITO, PERCHE' VEDO UN'ANALOGIA PAUROSA....IL DIVERSO VIENE COLPITO OGGI COME ALLORA.

SE HO VOGLIA DI AMARE IL MIO PROSSIMO, SE IO GUARDO IN FACCIA CHI E' DI RAZZA E RELIGIONE DIVERSA DALLA MIA, E' ESSERE CONSIDERATI COMUNISTI, ALLORA, VIVA IL COMUNISMO. E SCUSI LO SFOGO!

D.M. (6.6.2009)



AVVOCATI DI STRADA - Pacchetto sicurezza: la morte dei diritti - da Salvatore Armando Santoro


Pacchetto sicurezza, la Fiopsd si mobilita contro la ''morte dei diritti''

La Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora continua la campagna contro il pacchetto sicurezza che il Governo vuole far approvare. Nel comunicato stampa diramato la Federazione comunica che nel caso in cui venga approvato il pacchetto sicurezza provvederà a sollevare dubbi di costituzionalità sulle nuove leggi. Avvocato di strada collaborerà con la Federazione nel proseguimento della campagna.


Nel pacchetto sicurezza 2 norme che per l'associazione compromettono l'iscrizione all'anagrafe e sottopongono a schedatura soggetti già esclusi. Ora si chiede lo stralcio al Senato, altrimenti si farà ricorso sino alla Corte Costituzionale

ROMA - "Diritti costituzionali compromessi. Una minaccia pendente sulla condizione abitativa di milioni di cittadini. Una volontà di registrazione dalle dubbie finalità, oltre che prevedibilmente inefficace”. La Federazione italiana degli organismi per le persone senza dimora (Fiopsd) esprime “sconcerto e condanna per l'approvazione, da parte della Camera dei deputati, del disegno di legge sulla sicurezza, all"interno del quale sono contenute due norme che interessano la realtà delle persone senza dimora e gravemente emarginate”.

Questa l’analisi della Fiopsd: “L’articolo 42 prevede che l’iscrizione all’anagrafe di un cittadino sia subordinata all’accertamento, da parte dei comuni, dell’esistenza di determinati requisiti igienico-sanitari del luogo di abitazione. La norma rischia di mettere in crisi i sistemi di accertamento dei comuni italiani e di creare serie difficoltà ai titolari dei 2,1 milioni di abitazioni precarie esistenti nel nostro paese. Ma soprattutto vanificherà, di fatto, la possibilità che i comuni riconoscano la residenza anagrafica a decine di migliaia di persone senza dimora, che si troverebbero di conseguenza private della possibilità di godere di diritti fondamentali (accesso al sistema sanitario, ai servizi sociali, alle liste per una casa popolare, ecc…)”.

Continua l’associazione: “L’articolo 50 introduce invece un registro delle persone senza dimora, istituito presso il ministero dell’interno: l’iscrizione al registro, oltre a denotare un’inquietante volontà di controllo, comporterà una deprecabile condizione di stigma di cui saranno vittima persone già fragili e vulnerabili, e potrebbe avere implicazioni negative anche sulla loro fruizione di servizi e aiuti pubblici”.

Per evidenziare la sua totale avversità alle due norme, la Fiopsd ha listato a lutto, nella mattinata di oggi, il suo sito internet e ha chiesto di fare altrettanto ai 78 soci (tra organizzazioni non profit ed enti locali) aderenti alla federazione.

“L’invito è esteso a tutti coloro che vogliono aderire: l’iniziativa segnala la 'morte dei diritti’ cui vengono condannate, in virtù di una discutibile volontà politica di rassicurazione dell’opinione pubblica, migliaia di persone che sono (come ha segnalato una recente campagna di Fiopsd e dei giornali di strada italiani) ‘residenti della repubblica’ a tutti gli effetti, non scarti umani da escludere ulteriormente e da schedare come ‘naturalmente criminali’”.

La mobilitazione contro il “pacchetto sicurezza” non si fermerà però ai simboli. Il direttivo di Fiopsd, riunito a Genova questa mattina, ha deciso di chiedere ad autorevoli costituzionalisti di supportare l’azione che, in tutta Italia, condurrà (insieme ad altri soggetti e ad associazioni di avvocati di strada) per presentare ricorsi contro l’eventuale esclusione di persone senza dimora dalle anagrafi comunali. I ricorsi potranno spingersi sino alla sede più elevata, cioè la Corte costituzionale. Fiopsd è infatti convinta della incostituzionalità della norma stabilita dall’articolo 42, come ha sostenuto nell’audizione svoltasi ad aprile di fronte alla commissione Giustizia e affari istituzionali della Camera. Molti deputati, di maggioranza e minoranza, hanno fatto propria questa preoccupazione, come dimostrano gli atti dell’audizione e dei lavori successivi.

“Ma purtroppo l’esito del voto, in aula, non ha rispecchiato quella convinzione diffusa”, chiosa la Fiopsd, che auspica ora che nelle sedi parlamentari prevalga la ragione e ribadisce l’invito, in vista dell’ulteriore esame del disegno di legge da parte del Senato, a stralciare dal testo gli articoli 42 e 50. Se ciò non avverrà, promette di dare battaglia, nelle opportune sedi giuridiche e istituzionali, “per difendere diritti fondamentali e costituzionali che nessuna convinzione politica e nessuna ragione di consenso può mettere a repentaglio”


14 Maggio 2009


FERMIAMO IL RAZZISMO (E proviamo a vedere nei diseredati il nostro prossimo. Ne siamo ancora capaci?) - da Salvatore Armando Santoro

Lettera aperta al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (La Luce della Legge)

Milano, 14 maggio 2009. 


Illustrissimo Presidente della Repubblica, 

è un momento di incredulità, sdegno e sgomento per tutti gli antirazzisti italiani ed europei. Il decreto della vergogna, partorito da un mostro (un mostro politico, morale, una mostruosità culturale, spirituale, non solo giuridica), sta per essere approvato come se davvero si trattasse di un provvedimento per la sicurezza. Nella realtà, è un insperato sostegno per i gruppi di razzisti, che già progettano le strategie e le tattiche delle ronde, le nuove Camicie Nere, le nuove Croci Frecciate, i nuovi Ausiliari di Hitler. Il ddl è anche un contributo efficace alle attività della la criminalità organizzata - che non viene sfiorata dl provvedimento e ha toccato recentemente il "fatturato" record di 500 miliardi di euro nel mondo, di cui 130 in Italia - soprattutto perché la condizione di illegalità in cui si troveranno i clandestini ne fa i "soldati " ideali per Camorra, N'drangheta e Cosa Nostra. E' una base ideologica, inoltre, per i nemici dell'Unione europea e delle Nazioni Unite, per coloro che desiderano distruggere le fondamenta della Democrazia e della Costituzione. Presidente, cerchi di ritrovare, se può, la forza giovanile di credere e la forza di rimettersi al servizio della Verità. Legga attentamente il testo del decreto, non ascolti chi Glielo illustra, in cattiva fede: lo paragoni alle Leggi Razziali e troverà analogie assolutamente speculari e inquietanti. Noi che ci impegniamo con tutte le energie per i Diritti Umani, l'uguaglianza fra i popoli, il rispetto delle minoranze, l'accoglienza verso chi soffre, Presidente, siamo annichiliti. Gli attivisti EveryOne hanno investito ogni risorsa per impedire tragedie umanitarie, per salvare vite umane da azioni poliziesche simili a pogrom; hanno sopportato pestaggi, insulti, intimidazioni (spesso da parte di autorità), minacce di morte per difendere i valori della Costituzione e della carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea, che ci vede tutti uguali di fronte alla Legge e alla Società. Ieri, esaurite invano le parole che possano risvegliare valori umanitari e civili nei politici italiani, nei responsabili dei media, negli "intellettuali" (ognuno dei quali è quasi sempre disposto a barattare la dignità e la vita dell'altro per difendere il proprio miserevole interesse personale, se si eccettua il manipolo dei soliti, eroici idealisti), ho inviato agli stessi una breve poesia. Qualcuno mi ha risposto, sentendosi vicino ai valori che esprime. E' una scintilla, ma... io ci credo. Noi ci crediamo. Ieri sera ascoltavamo in televisione le parole di uno dei principali fautori dell'ondata di odio razziale, la povertà morale del suo pensiero, l'assenza di sentimento verso il prossimo, la mancanza di devozione per la nostra Costituzione. Allora intuivamo che viviamo un periodo di crisi - crisi che è assai più grave di quella economica, perché uccide la civiltà stessa, non "solo" la sua ricchezza materiale - e che tale periodo passerà, come è passato il nazifascismo, come è passata l'atrocità dell'Olocausto. Noi ci crediamo, ci vogliamo credere. Una poesia ha mosso qualche animo che sembrava cristallizzato nell'indifferenza. Stamattina ho assistito a un'altra scena che mi ha regalato un po' di speranza, in un "bar dello studente", vicino a Milano. Un ragazzino delle scuole superiori si è fermato a parlare con un "clandestino" che gli aveva chiesto una moneta. Il "clandestino"  - poco più grande di lui - gli parlava dell'Africa, di un immenso dolore e di un Sogno altrettanto immenso. Parlavano, diventavano amici e si scambiavano i numeri di cellulare. Berlusconi, Maroni, Bossi, Calderoli, Borghezio, Forza Nuova, i falsi "moderati", le Leghe e le Croci (celtiche, uncinate, frecciate...) di tutto il mondo non hanno il potere di quei due giovani, del loro sentirsi fratelli. Non vi sono dubbi: hanno ragione loro e sono loro a rappresentare lo spirito italiano. Con le ansie giovanili, con l'incertezza riguardo al futuro... con il sentimento. Viva l'Italia! Viva l'Umanità! Viva l'uguaglianza! VIva la Costituzione! Accetti, quale omaggio, la mia breve poesia "La luce della Legge", Presidente. Un caro saluto, Roberto Malini - Gruppo EveryOne


La luce della Legge

di Roberto Malini


Tra i vostri decreti e la Legge

vi è la stessa differenza

che fra la buona parola

e la bestemmia.

L'ultima, noi non l'accetteremo,

ma difenderemo la Legge,

ricorderemo  la Legge

ameremo la Legge.

E un giorno, non dubitatene,

rivedremo la luce della Legge.

 


Milano, 14 maggio 2009


info@everyonegroup.com

www.everyonegroup.com

tel. 331 3585406

 


E SE GLI AMERICANI AVESSERO RESPINTO I NOSTRI PADRI? - da Salvatore Armando Santoro

I profughi


di Roberto Malini

 

Pietre di paragone

della civiltà 

sono i profughi.

E' un dovere del mondo

proteggerli.

Chi li respinge

- quando si presentano

sulla porta della speranza -

entro i confini del nulla

e del dolore

non è più umano.


DIFFONDIAMO I PORTALI DEMOCRATICI - da Salvatore Armando Santoro

Il mio amico Francesco Galgani (www.galgani.it), che collabora alla gestione del portale, mi ha suggerito di inviare una news a tutti i visitatori del nostro portale invitandoli a divulgare i link dei portali presenti sulla rete, che si ispirano eticamente ed ideologicamente al consolidamento dei valori di libertà e democrazia non solo con le parole ma anche con i fatti e con la loro testimonianza di vita giornaliera.

Divulgo, quindi, quelli che a suo avviso hanno ed offrono queste garanzie pregandovi di visitarli e fornirmi il vostro parere in merito.


CURRENT TV
http://current.com/

Canale d'informazione la cui produzione e programmazione è realizzata in collaborazione con il proprio pubblico. Current mostra ai giovani cosa succede nel loro mondo, attraverso la loro voce e dal loro punto di vista.

OPENPOLIS
http://www.openpolis.it/

Un progetto indipendente per condividere le informazioni sulla politica e sui politici italiani. E' un sistema di documentazione collettiva per rendere la politica trasparente e aperta, cioè controllabile dai cittadini.


WIKINOTIZIE
http://it.wikinews.org/

Fonte di notizie a contenuto aperto che anche tu puoi scrivere.


REPORT ONLINE
http://www.reportonline.it/

Sito collaborativo. Chiunque può diventare reporter indipendentemente dai suoi orientamenti politici, religiosi, sociali, culturali. Gli articoli sono commentabili da chiunque si registri e tali commenti esulano da controlli preventivi.

 

Prossimamente aprirò uno spazio sulle pagine del portale dove inserirò questi link e divulgherò anche quelli che mi suggerirete. Se la cosa dovesse funzionare in breve tempo potremmo creare uno spazio di democrazia nuova dove ognuno potrebbe trovare tutti gli elementi per attingere notizie non manipolate ma essenzialmente ispirate ai valori della libertà e della democrazia.

Cari saluti a tutti.

Salvatore Armando Santoro

Webmaster www.circoloculturaleluzi.net

 


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Salvatore Armando Santoro - Presidente

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