Il Circolo 
LETTURA ITALIANA E STRANIERA, INFORMATICA E VARIE 
|
 News
ITALIA: RITORNO AL PASSATO
di SAMINA ZARGAR
Come affermato dall’art.13 della Dichiarazione dei diritti dell’uomo del 1948 e già dagli illuministi del Settecento, ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato e ha diritto di lasciare qualsiasi paese, poiché cittadino del mondo. Spesso, però, come è possibile constatare attraverso i mezzi di comunicazione, non tutti i paesi mettono in atto l’idea di cosmopolitismo. L’Europa, ad esempio, guarda l’America con stima e ammirazione, mentre osserva il resto del mondo con paura, cercando di evitare il più possibile la commistione con altri popoli. Ma il nostro pianeta non è uguale in ogni sua parte e vi sono zone in cui l’uomo è riuscito davvero a mettere in pratica principi e valori fondamentali come la multiculturalità, il cosmopolitismo, la mescolanza dei popoli... Hong Kong, ad esempio, formata da una piccola penisola della costa meridionale cinese e da 236 isole nel Mar Cinese Meridionale, è una città internazionale. Essa è la realizzazione completa dell’idea di cosmopolitismo ed è, in un certo senso, il centro del mondo. Hong Kong, che è molto avanzata soprattutto nel campo scientifico-tecnologico, è caratterizzata da infiniti grattacieli, scritte in cinese, strade enormi, metropolitana, tram, autobus che passano ogni due minuti, taxi in attesa anche nelle vie meno frequentate, ascensori di hotel che comunicano addirittura con i più moderni centri commerciali dai quali è poi possibile prendere la metropolitana... Al primo impatto potrebbe apparire un po’ caotica ma, in realtà, è solo la combinazione della vita dell’uomo con il progresso: non certo la “fiumana del progresso” che travolge tutto e tutti nella lotta del più forte sul più debole, descritta da Verga, né il progresso oltre i limiti dell’uomo, narrato da Mary Shelly in Frankestein, né il progresso che porta morte, odio e distruzione dei futuristi. Hong Kong, invece, è un connubio tra progresso scientifico e morale. Come ha affermato Leopardi, non è importante il progresso scientifico- tecnologico se non vi è un progresso morale, dove gli uomini si uniscono tra loro. Hong Kong, quindi, appare la piena realizzazione del sogno di Leopardi.
Camminando per le strade, si possono incontrare persone provenienti da qualsiasi paese, perché essere a Hong Kong significa essere nel mondo di tutti gli uomini e non solo in un paese specifico. Ad Hong Kong è difficile identificare la presenza di una determinata cultura, tradizione, popolazione: ovunque vi sono turisti, studenti stranieri per scambi internazionali, stranieri che si sono trasferiti per lavoro magari anche solo per un periodo... Gli hongkonghini hanno una mentalità che rispecchia l’ambiente in cui vivono. Infatti, la maggior parte di loro si è recata all’estero per effettuare la laurea o un master, o semplicemente per conoscere un’altra realtà. Tutti parlano l’inglese, anche perché il suo territorio fu ceduto alla Gran Bretagna a seguito della Prima Guerra dell’oppio, anche se nel 1997 è tornato ad essere cinese. Hong Kong resta, quindi, un esempio di sviluppo in ogni settore, di grande organizzazione, dove peraltro non mancano aree verdi pubbliche, parchi nazionali e riserve naturali (60% del territorio).
Invece, in Italia, solo in questi anni, ad esempio, si sta diffondendo nelle Università (molto meno nelle scuole superiori) l’idea di trascorrere un periodo di studio all’estero.
E addirittura si vuol tornare allo studio del dialetto nelle scuole! Con quali altri paesi comunicheremo e ci scambieremo conoscenze attraverso il dialetto regionale? L’uso del dialetto, tra l’altro, per noi corrisponde ad un lungo periodo storico in cui l’Italia è stata sottomessa, sfruttata e frantumata in tanti piccoli staterelli. Quale gloriosa tradizione si vuol dunque mantenere? La schiavitù? Inoltre, vi sono tanti tipi di dialetto differenti: ogni paese e villaggio lo parla in modo un po’ diverso, e non solo. La lingua cambia con il tempo, e così pure il dialetto. Gli stessi studiosi del vernacolo non sono mai d’accordo fra loro su quale scrittura usare, perché la parlata si è modificata nei decenni. Sembra quasi di tornare all’autarchia di Mussolini, quando si voleva produrre tutto da soli, rinunciando a ciò che non c’era, cercando di evitare ogni contatto con gli altri.
Così, mentre paesi come la Cina vivono nel futuro, noi stiamo studiando come tornare al passato! Dunque, le poche ore che dividono l’Italia dalla Cina per cui dobbiamo, rivenendo qui, riportare indietro l’orologio, probabilmente corrispondono, invece, ad anni luce di colpevole ritardo.
SAMINA ZARGAR
SAMINA ZARGAR anni 19, è stata ad Hong Kong con gli scambi giovanili dei Lions. Autrice del libro di poesie “I miei primi diciotto anni”, edizione famiglia Zargar, 2008.
Lunedì 05 Ottobre,2009 Ore: 14:19
|
[Chiudi/Close]
«Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino»
Prima Pagina/Home Page: www.ildialogo.org
Direttore Responsabile: Giovanni Sarubbi
Registrazione Tribunale di Avellino n.337 del 5.3.1996
Note legali --- La redazione --- Regolamento Forum
Stampa -- Stampa PDF Segnala amico
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) --
Posti esauriti all’Istituto Italiano di Cultura di Washington che ha ospitato la presentazione di Album di famiglia: Romanzo visuale di Anna Maltese Lawton, accompagnata da un video dell’adattamento teatrale del romanzo con musiche e liriche originali. Hanno discusso l’opera con l’autrice Roberto Severino, Professore Emerito di italiano all’Universita’ di Georgetown, e Stefania Lucamante, Professore di italiano e letterature comparate alla Catholic University of America. La visione del video, in italiano con sottotitoli in inglese, e’ stata introdotta dal regista Max Chicco della Meibi Production di Torino. Album di famiglia si svolge sullo sfondo dei fatti che hanno scandito la storia d’Italia dal 1870 al 1945. Un castello nel Monferrato, tre donne, tre generazioni e un centinaio di personaggi minori in un vasto affresco che porta in primo piano vite individuali e vicende umane, sentimenti personali e temi universali. Il luogo che ispiro’ il romanzo e’ il Castello di Cortanze, che appartenne alla famiglia dell’autrice per piu’ di mezzo secolo e servi’ per la messa in scena dello spettacolo musicale. Nel corso della discussione, Lawton ha insistito su un punto: “Benche’ l’ispirazione mi sia venuta dal castello e dagli album di fotografie che raffigurano membri della famiglia in quei luoghi, io non ho scritto un libro di memorie, ho scritto un romanzo. Cioe’, ho creato un mondo fittizio, con luoghi fittizi, personaggi fittizi, a anche una narratrice fittizia che e’ personaggio pure lei,” ha detto. Ma poi ha aggiunto: “Detto questo, voglio far notare che la finzione letteraria non nasce dal niente. E’ basata su fatti che sono stati interiorizzati nel corso di una vita, e in questo senso e’ vera, ammesso che l’opera sia genuina e l’autrice sia onesta. Puo’ non essere una verita’ fattuale, ma e’ certamente una verita’ spirituale. Ed e’ proprio questo l’elemento intangibile che collega l’autrice al lettore.”
Il pubblico ha assistito a una “sneak preview” del video che uscira’ per le feste natalizie.
L’adattamento teatrale del romanzo e’ stato messo in scena da Tonino Tosto del Gruppo Teatro Essere e la sua troupe, con musiche originali di Ernesto Gordini e Danilo Pace.
alawton@newacademia.com
Per ordinare il libro in Italia: www.ibs.it Per ordinare negli USA: orders@newacademia.com
TRATTO DA www.oscarb1.blogspot.com
"EDUCARE AL VALORE"
EDUCARE AL VALORE: L’EDUCAZIONE SOKA COME CONTRIBUTO AL PIENO SVILUPPO DEL POTENZIALE UMANO INDIVIDUALE E ALLA COSTRUZIONE DI UNA SOCIETA’ PACIFICA.
MARTEDI 13 OTTOBRE ‘09
ALLE 16 PRESSO IL CENTRO CULTURALE
ITALIANO SOKA GAKKAI
VIA DELL’ARTIGIANATO 7, LIVORNO
L’Istituto Buddista Soka Gakkai presenta:
Tsunesaburo Makiguchi (pedagogista giapponese 1871-1944) e la sua concezione pedagogica essenzialmente fondata sull'idea che l'educazione debba porsi al servizio della felicità dell'individuo e della collettività; nucleo centrale di tale pensiero è costituito dalla teoria del valore. Makiguchi, pioniere dell’educazione creativa, sviluppa il tema della formazione di una coscienza globale nei giovani.
Programma:
- presentazione dell’incontro a cura dell’Istituto
-
Per un nuovo umanesimo: elementi del pensiero pedagogico di Makiguchi.
Intervento della Prof. Marita Bombardieri, responsabile nazionale educatori dell’I.B.I.S.G., rivolto soprattutto a trasmettere come l’educazione Soka può offrire un prezioso contributo allo sviluppo delle potenzialità individuali e alla formazione di cittadini del mondo. Sarà illustrata l’opera di Makiguchi.
La Prof. Katia Alicante presenta la sua esperienza didattica.
-
Azioni concrete per la creazione di una società pacifica fondata sul valore
Intervento della Prof. Enza Pellecchia, docente presso il Corso di Laurea in “Scienze per la pace” dell’Università di Pisa, per illustrare il contributo che l’educazione Soka può dare alla costruzione di una società pacifica. Saranno evidenziati alcuni passaggi della proposta di pace di D.Ikeda che possono essere di stimolo a tutti gli educatori
Intrattenimento musicale a cura di Ellie Young (violoncello) e Gabriella Mannucci (pianoforte)
Sarà rilasciato un attestato di partecipazione
NEWS ISOLANERA
Il poeta Roberto Quesada sta organizzando una raccolta fondi destinata alla resistenza del popolo di Honduras al colpo di Stato.
al link http://nuestrasvocesradio.blogspot.com/
è possibile donare ciò che desideri e puoi attraverso la formula Pay Pal.
Stiamo attendendo le coordinate di conto bancario dove si potrà, durante i prossimi giorni, usufruire di un ulteriore canale d’invio per le donazioni.
Migliaia di persone nel mondo stanno già mobilitandosi per la causa ed il popolo stesso di Honduras, in costante marcia di pace, senza avere già dona col suo esempio di lotta all’ingiustizia.
Ma servono URGENTEMENTE cibo, acqua, medicinali.
Credo che anche dall’Italia tutti noi possiamo dare una mano importante ai fratelli Honduregni: grazie al cambio monetario per noi è possibile, anche con dieci Euro, dare un grande aiuto a chi, ora, vive la disperazione nel silenzio venduto di un’informanzione falsata, filtrata, venduta.
Unisciti a noi, fai unire altri in questa lotta: ogni apporto al popolo di Honduras giungerà prezioso.
Non mi è necessario dichiararlo, ma Roberto Quesada è amico degno e prezioso, poeta di talento impegnato nel suo tempo, col suo popolo, la sua gente.
Roberto scrive: ‘Abbiamo creato questa organizzazione (che dirigo) e questo conto. Servono aiuti per aiutare. E’ EMERGENZA VERA.
L’Organizzazione Honduras-USA Resistencia sta reclutando fondi in solidarietà con il Bloque Popular de Resistencia al colpo di Stato.
L’indirizzo elettronico a cui fare riferimento è: resistenciacatracha@gmail.com
Il Gruppo Nuestras Voces Radio NVR si unisce alla campagna nazionale per la raccolta di denaro utile a sostenere il Frente Nacional de Resistencia al golpe militare in Honduras.’
Unisciti alla raccolta fondi, contribuisci affinchè il popolo di Honduras resista a testa alta in questa lotta per la dignità.
Ricordiamo, Per le offerte: http://nuestrasvocesradio.blogspot.com/
Speriamo, contiamo anche sul tuo appoggio.
Grazie.
GM
____________________________________________________________________________
Da Zoila Lagos, sorella e femminista del Frente de Resistencia Popular de Honduras contra el golpe de estado oligarquico y militar ricevo e traduco questa atroce denuncia:
‘(…) Ascoltare la denuncia che un’abitante di Choloma ha fatto oggi ai microfoni di ‘Radio Progreso’ mi ha gelata…un sentimento di rabbia ed impotenza forte m’invade.
Una ragazza, accompagnata da sua madre ed il marito, ha denunciato la violenza sessuale che ha subito venerdì 14 agosto, durante le orribili ore di repressione vissute in Choloma e la protesta della Resistenza.
La giovane dichiara di essere stata avvicinata dai militari mentre si trovava con un gruppo di compagni della Resistencia e prelevata, separata dagli altri. Caricata sull’auto di pattuglia e portata in un luogo sconosciuto…la ragazza crede di aver passato Ticamaya.
La giovane racconta che l’auto di pattuglia si è fermata, lei è stata buttata a faccia in giù,ammanettata e, mentre uno dei poliziotti le schiacciava la testa col tacco degli anfibi; ha subito violenza da tutti e quattro gli uomini, a turno.
Durante la collutazione è riuscita ad identificare nei rapitori 4 gorilla della polizia nazionale, ha sentito un nome in particolare: ‘Chepe Luis’.
Pure, è riuscita a leggere nel distintivo le generalità di altri due: ‘Lopez’ e ‘Ortiz’.
Del quarto non è riuscita a sapere neanche il nome.
Mentre veniva stuprata i quattro la insultavano, le introducevano violentemente una forcola nella vagina. Dopo, la ragazza è stata abbandonata alla sua sorte in un sentiero di montagna, senza direzione, disorientata fino a che non è riuscita ad arrivare alla strada principale. E’ viva solo grazie ad una donna che, trovandola lungo il cammino, le ha dato il suo aiuto.
Questo è ciò che accade. Ciò di cui la ragazza parla tra il dolore e la rabbia mi commuove. Questo è l’orrore del tutto.
E la cosa peggiore, è che non è la prima volta che accade. Già qualche giorno fa una donna più matura ha denunciato che quando la polizia nazionale l’ha avvicinata per perquisirla, le ha introdotto selvaggiamente una forcola nella vagina.
Questo è ciò che accade, è accaduto storicamente. La forma di tortura che noi donne stiamo subendo in questa repressione ha una connotazione differente dai compagni resistenti…mentre a loro la forcola viene battuta violentemente su spalle o parti intime, braccia o testa, alle donne si colpiscono le natiche, la pancia, si penetra la vagina tra umiliazioni e insulti.
I gorilla ci stanno dicendo che il nostro corpo non ci appartiene più e per questo loro possono violarlo, oltraggiarlo, ridurlo ai minimi termini nell’espressione più bieca e bassa.
Come non sentirsi impotenti di fronte a tanto orrore?
Come non sentirmi stordita in questo abominio?
L’unica cosa che mi regala orgoglio è il coraggio di questa ragazza nel denunciare la violenza.
Ha potuto piangere, ha potuto riflettere, ha potuto contare sull’appoggio di sua madre e suo marito e, attraverso ‘Radio Progreso’, unico spazio che noi honduregni abbiamo per le nostre denunce, ha potuto essere ascoltata senza dubbi sulla sua parola ( come normalmente accade in una stazione di policia nacional, GM).
Ecco perché è fondamentale la denuncia dei delitti commessi da ‘gorilletti’ ( rif. Micheletti, GM ) e i suoi gorilla e gridare al mondo di questo governo golpista e nefasto che DEVE avere le ore contate…non zittiamoci, denunciamo.
Per questo, dobbiamo continuare la Resistenza.'
Solo el pueblo salva el pueblo
Ni golpes de Estado ni golpes contra las mujeres.
Nunca mas.
Quale rapporto c’è tra letteratura, linguaggio e nuovi media? A distanza di oltre 10 anni dall’esplosione del web, le nuove tecnologie hanno cambiato il modo di scrivere, di raccontare, di farsi leggere? Le speranze di rilancio della letteratura e della scrittura creativa che agli inizi degli anni ‘80 alcuni intellettuali avevano riposto in internet sono state disattese o si sono concretizzate in nuovi orizzonti? E come ha reagito a tutto questo il mercato? Quali sono le prospettive artistiche ed economiche di questo mondo?
“ORONZO MACONDO” ha voluto porsi e porre queste ed altre domande in un week-end (dal 2 al 4 ottobre 2009) di incontri, dibattiti, workshop, approfondimenti sulla letteratura italiana contemporanea. Una residenza artistica per analizzare le nuove frontiere della cultura, le sue prospettive, i suoi successi, i suoi fallimenti, le illusioni. Scrittori, blogger, sociologi, studiosi e critici saranno ospiti del Salento in una sorta di grande fratello della comunicazione.
Ho avuto il privilegio di essere uno degli autori contattati. Oltre me, hanno partecipato: Gianni Biondillo, Davide Borrelli, Girolamo De Michele, Carlo Formenti, Elisabetta Liguori, Giulio Mozzi, Paolo Nori, Antonio Pascale, Livio Romano, Michele Trecca, Giorgio Vasta, Dario Voltolini (qui l’elenco dei partecipanti; e qui il programma).
Vorrei provare a condurre, contestualmente, una discussione anche qui su Letteratitudine, partendo proprio dalle domande formulate da Oronzo Macondo riportate all’inizio del post.
Francesca Giulia Marone mi darà una mano a moderare il dibattito che (spero) possa svilupparsi anche qui.
Ne approfitto inoltre per presentare il libro di Rosa Maria Di Natale “Potere di link. Scritture e letture dalla carta ai nuovi media” (Bonanno, 2009) - recensito, sul post, da Salvo Mica - e per chiedere all’autrice il suo parere sull’argomento (e di raccontarci l’esperienza di scrittura di questo libro).
vi ricordo "Letteratitudine, il libro": 280 pagg., gran formato 17x24, 15 €. I diritti d'autore e i proventi dell'editore andranno a finanziare la "Casa della famiglia ferita", una comunità mariana che gestisce un orfanotrofio in ex-Jugoslavia nel tentativo di ricomporre i pezzi delle famiglie devastate dalla terribile guerra. Invito, chi fosse interessato, a richiedere copie ad Azimut libri a: Massimiliano Felli info@azimutlibri.com
|
ISCRIZIONI AL CIRCOLO
QUESTO PORTALE HA UN COSTO DI GESTIONE SIA FINANZIARIO CHE DI IMPEGNO PERSONALE PER I RESPONSABILI DEL CIRCOLO CHE LO GESTISCONO.
CHI CI VOLESSE AIUTARCI POTREBBE ISCRIVERSI AL CIRCOLO VERSANDO LA QUOTA ANNUALE DI 10,00 EURO.
UN ALTRO SISTEMA PER CONTRIBUIRE ALLA COSTITUZIONE DI UN FONDO PER LA GESTIONE DEL CIRCOLO E' QUELLO DI ACQUISTARE I MIEI PRIMI LIBRI DI POESIE ("La sabbia negli occhi" e "Ad Occhi chiusi - Poesie d'amore"). IL 20% DEL COSTO DI COPERTINA (10 euro il primo e 15 il secondo) SARA' DEVOLUTO ALLA CASSA DEL CIRCOLO.
LA QUOTA DI ISCRIZIONE SARA' UNA RISORSA POSITIVA PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DEL CIRCOLO E LA CORRISPONDENTE SOMMA POTRA' ESSERE DEDOTTA DALLA QUOTA DI LETTURA RICHIESTA A COLORO CHE PARTECIPERANNO ANNUALMENTE AL BANDO LETTERARIO.
Salvatore Armando Santoro - Presidente
Ricerca 
Newsletter 
|