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SE NEGLI ANNI '70 MI AVESSERO DETTO CHE NEL 2009 AVREI FATTO GLI AUGURI A FINI IO NON CI AVREI MAI CREDUTO ANTIFASCISTA COM'ERO IN QUEGLI ANNI.
Ma il mondo cambia ed oggi Gianfranco Fini sta dimostrando di essere uno dei pochi veri e migliori uomini del gregge dei cosiddetti uomini che ci amministrano.
E' da anni che sto attento a come Fini sta facendo politica nel centro destra. Qualche anno indietro scandalizzai dei compagni quando dissi nel corso di una manifestazione che io, uomo di sinistra, sarei stato pronto a fare un'alleanza con Fini piuttosto che con Berlusconi. Mi arrivarono dei commenti pesantemente negativi. Ma oggi la realtà sta a dimostrare che avevo ragione io. Ed intanto Fini (anche) non era iscritto alla P2.
E so che Fini sta avendo del coraggio, molto coraggio (ma io direi DIGNITA') a comportarsi come sta facendo. Forse è uno dei pochi uomini di centro-destra, anche, che sa fare politica. Può darsi che mi sbagli. Può darsi che lo strapotere del centro-destra gli consenta anche di fare delle esternazioni. Ma penso che non sia così e, comunque, il tempo mi darà ragione perchè sono convinto che quando un politico assume certi comportamenti che gli hanno causato pesanti contestazioni ed un possibile isolamento proprio a destra ritengo che, appunto da politico, li abbia attentamente valutati.
E se le cose non cambiano chissà che non sia lui, poi, il futuro Presidente della Repubblica. E sarebbe il male minore piuttosto che al suo posto ci andasse Berlusconi che ritengo l'uomo della non politica e l'unto di Gelli a portare a conclusione il progetto della P2 !
Comunque mi unisco a Roberto Malini nel fargli gli auguri sperando che insegni alla sua bambina i valori della democrazia e dell'antitotalitarismo e che continui ad affermare che il fascimo sia stato il male peggiore per l'Italia e la Resistenza un valore per il nostro Paese.
Salvatore Armando Santoro - Webmaster www.cirocloculturaleuzi.net
Ed ecco il comunicato di Everyone di Roberto Malini & amici
E' NATA LA SECONDA BAMBINA DI FINI: PREPARIAMO PER LEI UN MONDO MIGLIORE.
Roma, 10 ottobre. E' nata stamattina la seconda figlia di Gianfranco Fini. Le auguriamo una vita felice, in un mondo meno cupo e crudele di quello in cui viviamo. Le auguriamo di crescere - magari anche grazie all'impegno di papà, che cerca ogni giorno di essere un uomo migliore e non chiude più gli occhi davanti al dolore del prossimo - in un mondo accogliente e ricco di diversità, come un giardino, dove non sbocciano solo rose o tulipani, ma ogni genere di fiori. Le auguriamo di avere tanti amici e non solo dalle pelli bianche, non "padani", non solo italiani, ma persone buone provenienti da tutti i popoli: africani, orientali e anche rom. I rom conoscono mille giochi e mille favole (gli "sfati") tutti basati sulla fantasia e la voglia di vivere: ti divertirai molto - in un mondo più ricco e vivo di quello di oggi - a giocare con loro, piccola bambina di Gianfranco Fini. Noi, insieme al tuo papà, ci impegneremo sempre per costruire il tuo "giardino" del futuro.
Roberto Malini
Matteo Pegoraro
Dario Picciau
Glenys Robinson
Steed Gamero
Fabio Patronelli
Viktoria Mohacsi
Nico Grancea
Ionut Grancea
Ionut Ciuraru
Mariana Danila
Mauro Zavalloni
Rebecca Covaciu
e tutti gli attivisti del Gruppo EveryOne
Gruppo EveryOne
+39 334 8429527 :: +39 331 3585406
Vi comunichiamo che Report ripartira'domenica 11 ottobre alle 21.30 su RAI TRE.
La puntata si intitola ''LA VIA DEL MATTONE'' di Bernardo Iovene.
Le norme edilizie in Italia sono le piu' restrittive d'Europa, eppure in nessun paese europeo e' possibile costruire abusivamente interi quartieri come da noi. La prima inchiesta di Report, in onda domenica 11 ottobre alle ore 21.30 su Raitre, entrera' nei meandri della burocrazia in cui si perde chi vuole costruire o ristrutturare seguendo le regole.
In Italia, per una semplice ristrutturazione interna serve quasi 1 anno di tempo per tutti i permessi e circa 5.000 euro tra oneri e bolli, mentre un appartamento in Germania e' condizionato al rilascio di permessi solo per le altezze, il tetto e i muri esterni. Il regolamento edilizio tedesco e' raccolto in 3 paginette, quello italiano in 3 libri. Gli abusi in Germania sono rarissimi?
L'inchiesta di Bernardo Iovene analizza poi cosa succede in Italia ad una costruzione abusiva, seguendo tutti i passaggi e i costi che vanno dal sequestro fino alla demolizione e illustrando le situazioni in cui invece si applica il condono.
Il nuovo piano casa, che prevedeva una semplificazione delle procedure statali 10 giorni dopo la firma dell'accordo con le regioni, ad oggi ancora non c'e'.
L'inchiesta propone un esempio di come sia possibile - nel caso di nuovi insediamenti dentro le citta' - snellire le procedure e assumere le decisioni in tempi brevi, con soddisfazione di tutti i soggetti coinvolti. L'esempio e' quello dei ''Laboratori di Urbanistica Partecipata'' di Bologna, dove a progettare il futuro sono gli stessi abitanti dei quartieri.
Per la rubrica Com'e' andata a finire? andra' in onda ''L'ORO DI ROMA'' - Aggiornamento del 23 Novembre 2008 di Paolo Mondani
Torniamo a Roma a descrivere che fine ha fatto la raccolta differenziata dei rifiuti, la discarica di Malagrotta e il gassificatore che sta entrando a regime. Ad Albano, nel frattempo si sta costruendo il secondo gassificatore di Roma: parlano i cittadini locali a proposito dei loro dubbi e preoccupazioni. A Colleferro raccontiamo l'indagine giudiziaria che nel marzo scorso ha decapitato i vertici dell'impresa che gestisce il termovalorizzatore.
Per la rubrica GOODNEWS andra' in onda ''Libri 'usati''' di Giuliano Marrucci
Ripartono le scuole, e i portafogli piangono. Per chi si iscrive in prima superiore la spesa per i soli libri di testo e' di circa 300 euro. E cosi' scatta la corsa a inventarsi ogni genere di trucchetto per risparmiare qualcosa, cresce il mercato dell'usato, e il web fa la sua parte. Ma non a Trieste, dove grazie a una legge regionale del 2004 i libri di testo li da direttamente in comodato d'uso gratuito la scuola, oppure a Brindisi, dove i libri di testo li scrivono direttamente i docenti e poi consegnano le dispense gratuitamente.
Videochat
A partire da questa stagione autunnale inizia un nuovo appuntamento: la video chat.
L'autore dell'inchiesta Bernardo Iovene sara' online lunedi' dalle 18 alle 19 per rispondere in diretta video a domande, curiosita' e dubbi sull'inchiesta in onda domenica.
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A partire da questa stagione autunnale inizia un nuovo appuntamento: la video chat.
L'autore dell?inchiesta Bernardo Iovene sara' online lunedi' dalle 18 alle 19 per rispondere in diretta video a domande, curiosita' e dubbi sull'inchiesta in onda domenica.
potete trovare la trascrizione integrale dei testi ed i video delle nostre inchieste.
Buona Visione! La Redazione.
Perché Obama merita il Nobel per la Pace
Roma, 9 ottobre 2009. Barack Hussein Obama, 44° e attuale Presidente degli Stati Uniti d'America è stato insignito con il Premio Nobel per la Pace 2009. Oltre alle congratulazioni di rito, numerose critiche hanno fatto seguito alla scelta della giuria di Oslo. I detrattori ritengono che Obama non abbia ancora conseguito risultati importanti per la pace fra i popoli. Il Gruppo EveryOne, a propria volta candidato al premio Nobel per la Pace 2010, ha perorato la candidatura di Obama, sottolineando alcune tappe della sua vita e della sua carriera poco note all'opinione pubblica. "La giuria di Oslo ha compiuto una scelta coraggiosa, ma corretta," commentano i leader dell'organizzazione per i Diritti Umani Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, "perché Obama è uomo di pace da tanti anni. Nel 1992 lavorava come avvocato a Chicago, difendendo i diritti civili e da allora si è dedicato all'antirazzismo, ai diritti delle categorie sociali disagiate, a quelli dei nativi americani e delle minoranze etniche nel mondo. L'anno scorso lo storico attivista per i diritti degli aborigeni australiani Patrick Dodson, dopo aver ricevuto il Premio Sidney per la Pace, disse che l'impegno di Obama per gli 'indiani d'America' e le sue proposte presentate alla Casa Bianca rappresentano un modello efficace e responsabile, da seguire in tutto il mondo. Sempre l'anno scorso, i leader di alcune tribù native americane, fra cui i Crow del Montana, dichiararono che le politiche di Obama sui nativi sono progetti ideali per la difesa dei popoli indigeni e definirono Barack come 'un uomo che aiuta la gente nel mondo'. La missione di Obama è quella di favorire la cooperazione fra i popoli e questo suo impegno ha convinto i giurati di Oslo". Il Presidente, quando ha appreso di aver vinto il Nobel per la Pace ha dichiarato: "Non sono sicuro di meritarlo, ma sarà un incentivo a migliorare".
"Obama sta aprendo finestre di dialogo con i leader di tutto il mondo e si sta impegnando con grande energia contro il pericolo nucleare e gli abusi ecologici e climatici, ma ci sono due momenti nel suo percorso che ci paiono simboleggiare il suo lavoro per la Pace e i Diritti Umani, proseguono gli attivisti. "Il primo riguarda la visita a Buchenwald - il giorno dopo lo storico discorso rivolto all'Islam, in cui proponeva un nuovo inizio, basato sul rispetto reciproco - dove il Presidente non ha usato le solite parole di circostanza, ma in silenzio ha deposto una rosa bianca sulla lapide che ricorda le vittime. Di fronte allo sterminio di milioni di innocenti, quel gesto di memoria e vigilanza ha significato più di mille discorsi. La seconda immagine che vogliamo ricordare è quella del Presidente seduto accanto al professore di colore e al poliziotto bianco che l'aveva arrestato per uno spiacevole equivoco. Un incidente che avrebbe potuto accrescere le tensioni razziali si è risolto amichevolmente davanti a tre boccali di birra, nei giardini della Casa Bianca. Se possono farlo due persone... sì, possiamo farlo tutti".
Gruppo EveryOne
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giovedì, 8 ottobre 2009
Ho pensato di usare questo post come una sorta di forum permanente sui premi Nobel per la Letteratura che si avvicenderanno negli anni a partire dal 2008 (anno in cui è salito sul podio Jean-Marie Gustave Le Clézio).
Qui di seguito, dunque, troverete una serie di testi che verranno aggiornati di anno in anno.
Massimo Maugeri
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giovedì, 08 ottobre 2009
IL NOBEL PER LA LETTERATURA ALLA SCRITTRICE TEDESCA HERTA MÜLLER
Herta Müller, scrittrice tedesca di origine romena, è il Premio Nobel per la Letteratura 2009. La motivazione: “who, with the concentration of poetry and the frankness of prose, depicts the landscape of the dispossessed”
Herta Müller, nata nel 1953 in un villaggio tedesco del Banato romeno, emigrata in Germania nel 1987 e oggi inserita a pieno titolo nel canone contemporaneo della letteratura tedesca, ha saputo restituire in un’opera poetica e saggistica molteplice, ma pressoché costante nella qualità degli esiti, la memoria della quotidianità e della persecuzione della minoranza di lingua tedesca in Romania nei decenni della dittatura di Ceauşescu. In Italia, tuttavia, il suo destino editoriale è stato alquanto ingrato: dopo le storie brevi di Bassure (Editori Riuniti 1987) e il romanzo breve In viaggio su una gamba sola (Marsilio 1992), l’attenzione dell’editoria nostrana per l’autrice parve declinare, benché nel 1994 fosse uscito Herztier, alla lettera “bestia del cuore”, il romanzo che più riccamente di ogni altro «riesce a trovare e far scaturire la poesia persino dal degrado materiale e spirituale di un’intera nazione». Sono parole, queste ultime, tratte dal risvolto di copertina dell’edizione italiana, per la quale si è dovuto attendere poco meno di un quindicennio, ma che finalmente offre ai lettori italofoni un’opera bella e importante, che tra l’altro è valsa all’autrice il prestigioso premio Kleist. L’onore al merito va all’editore Keller di Rovereto, il quale, forse per favorirne una più ampia appetibilità, l’ha pubblicata, sulle orme dell’edizione inglese, con il titolo Il paese delle prugne verdi (trad. di Alessandra Henke, pp. 254, € 14,00). Di questa storia, una volta presa confidenza con una lingua intensamente poetica, capace di squarci visionari e sconfinante a tratti in un perturbante surrealismo, colpisce innanzitutto l’aderenza empatica alla realtà descritta, che è la quotidianità oppressa di quattro giovani intellettuali dissidenti, la narratrice e tre amici, dagli anni di studio universitario all’inserimento professionale in una società dannata, pregna di paura e solitudine, estraneità e diffidenza, dove l’uomo istruito è disprezzato e nei mattatoi si beve davvero il sangue caldo delle bestie macellande. Quella a cui il regime, «fautore di cimiteri» e responsabile spietato della miseria collettiva, condanna i quattro è poco meno di una morte in vita, dove le perquisizioni e gli interrogatori sono solo le prime tappe di una persecuzione che, se non porta alla follia, chiama il suicidio o, nel migliore dei casi, incoraggia l’espatrio. La resistenza, in un simile contesto, è opzione assai ardua, e a volte fallisce. A compiere la bellezza esaustiva di questo poema in prosa altamente politico, teso in ogni momento a denunciare la mutilazione sistematica operata dal regime sulle esistenze individuali, sono poi l’alternarsi della vicenda principale con i flashback sull’infanzia della narratrice, che svelano l’abbrutimento doloso della vita privata e familiare fin nei suoi risvolti più intimi, e la presenza di due personaggi femminili, Lola e Teresa, che nella loro vitalità eslege e nel loro tragico destino incarnano al massimo grado la triste fatalità di trovarsi a «camminare, mangiare, dormire e amare qualcuno nella paura».
Fonte: qui
(Questa recensione è apparsa su «Alias» del 2 agosto 2008 con il titolo Herta Müller e il macello di Ceausescu)
L’ex ministro Martelli ad Annozero
Martelli: «Borsellino sapeva
della trattativa mafia-Stato»
Contatti dopo l'omicidio di Giovanni Falcone. Ciancimino jr: «Mio padre voleva incontrare Di Pietro»
Eccovi il link per andare alla notizia:
http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_09/martelli-borsellino-trattativa-mafia_1de812fa-b494-11de-939a-00144f02aabc.shtml
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