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Dibattito su: "Il sud nella nuova narrativa italiana" - da Salvatore Armando Santoro

DIBATTITO SU: "IL SUD NELLA NUOVA  NARRATIVA ITALIANA

Cari amici,
parliamo di letteratura, parliamo di Sud. L’occasione ce la fornisce questo interessante saggio di Daniela Carmosino (docente presso l’Università del Molise, editor e consulente editoriale) uscito di recente per i tipi di Donzelli con il titolo: “Uccidiamo la luna a Marechiaro. Il Sud nella nuova narrativa italiana”.

Dalla scheda del libro:
"Oggi che i problemi del Sud d’Italia sono temi di successo su cui puntano media ed editoria, viene da chiedersi: che ne è stato del riscatto sociale e culturale del Mezzogiorno che una quindicina d’anni fa pareva imminente? Questo volume è un ideale grido di battaglia “futurista” dei giovani scrittori - Saviano, De Silva, Parrella, Cilento, Cappelli, Pascale - che, a partire dagli anni novanta, hanno deciso di raccontare un Sud svincolato dagli stereotipi del paradiso turistico o dell’inferno senza redenzione, svincolato dalla pizza, dal mandolino e dal vittimismo. Un sud diverso, aggiornato al presente: il sud della nuova criminalità e della nuova borghesia, degli extracomunitari integrati e dei lavoratori precari. A metà tra il saggio e il reportage, la ricostruzione e il pamphlet, il testo esamina il fenomeno della rinascita della narrativa meridionale tanto auspicata negli anni novanta, e nel frattempo raccoglie dichiarazioni inedite, ragiona su contestazioni e polemiche e finisce per toccare questioni che oltrepassano i confini del sud. Sempre nel tentativo di ricostruire, al di là delle più immediate letture, un fenomeno tuttora fonte di dibattiti e capire il ruolo che può avere la letteratura nella comprensione e nella rappresentazione del sud di oggi".

Mi piacerebbe organizzare un dibattito su questo interessante volume ragionando insieme a voi sul “Sud nella nuova narrativa italiana” e sulle tematiche a esso connesse. Inoltre vorrei tentare di mettere “a confronto” Daniela Carmosino con alcuni degli scrittori citati nel suo saggio. Naturalmente sono invitati a partecipare al dibattito tutti gli altri amici scrittori, critici, giornalisti culturali, lettori, ecc.
Questo è il link del post:
http://www.facebook.com/l/79b58;letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/

Come al solito proverò a porre alcune domande al fine di favorire la discussione. Eccole:
- Che rapporto dovrebbe avere un autore nei confronti della tradizione letteraria?
- La tradizione letteraria (e quella meridionale, in particolare) deve essere vista più come un fardello di cui liberarsi o come punto di riferimento da cui ripartire? E perché?
- È corretto parlare di “regionalismo letterario”? Se sì, quali dovrebbero essere gli elementi distintivi? (Per esempio: più “il luogo” o “il linguaggio”)? E i “canoni caratterizzanti”? Fino a che punto la letteratura è circoscrivibile entro ambiti regionali?
- Chi ha maggiori possibilità di narrare di un luogo (nella fattispecie del Sud d’Italia) con efficacia maggiore: lo scrittore che ci vive e ha la possibilità di osservarlo dal di dentro, o quello che – essendosene allontanato, quantomeno fisicamente – riesce a guardarlo con più distacco?
- Qual è il ruolo della narrativa italiana (e meridionale), oggi? Può contribuire, in qualche modo, a incidere sulle coscienze, a “rimisurare l’immaginario” (spesso deviato dai media), oppure – come sostiene Antonio Pascale (vedi video inserito nel post) – bisogna puntare più sul ruolo dell’intellettuale (inteso come “amministratore del sistema”) che sul ruolo della narrativa?
- Nella letteratura di oggi (meridionale e non) c’è - e/o ci deve essere – ancora spazio per il mito? E per la metafora?
- E ancora… che rapporto c’è tra la letteratura di oggi (meridionale e non) e i nuovi e vecchi media?

[Avrò il piacere di presentare Daniela Carmosino a Catania – presso la libreria Tertulia (Via Michele Rapisardi, 1) venerdì 27 novembre, ore 18,30. Insieme a me: Caterina Pastura… e diversi ospiti (tra cui, molti scrittori)]

Grazie per l'attenzione e scusate la prolissità.

Massimo Maugeri
--------------------

Per rispondere a questo messaggio, segui il link in basso:
http://www.facebook.com/n/?inbox%2Freadmessage.php&t=1280724384600&mid=1765352G62d7d510G639b8fG0


OSPEDALE MICROCITEMICO DI CAGLIARI - da Salvatore Armando Santoro

Ricevo dalla poetessa Sarda Giovanna Mulas e divulgo

NON VI STUPITE SE UN PORTALE LETTERARIO SI INTERESSA ANCHE DI QUESTE COSE, MA CHI LO GESTISCE HA VISSUTO L'ESPERIENZA DEL '68 E CERTI VALORI DI AMICIZIA E DI SOLIDARIETA', CHE PURTROPPO OGGI NON EISSTONO PIU', SONO ANCORA RADICATI DENTRO DI ME. E DOVREMMO RISCOPRIRLI TUTTI PERCHE' LA SOLIDARIETA' E' L'UNICO VALORE UMANO ED E' L'UNICA RELIGIONE UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTA CHE DOVREBBE ALLIGNARE NEI NOSTRI CUORI ED INVECE MOLTI L'HANNO OSCURATA.

MA SIAMO ANCORA IN TEMPO A RIACCENDERE LE LUCI!

Non conosco questa realtà, ma da per come stanno andando le cose nel nostro disgraziato paese posso pensare che il problema sollevato sia serio e veritiero. Vi invito quindi a prenderne atto, divulgando ulteriormente questo appello.

 

OSPEDALE MICROCITEMICO DI CAGLIARI

Caro Armando,

Con l'appello che segue desidero richiamare la tua attenzione sul controverso caso dello storico ospedale microcitemico di Cagliari, prossimo a 'fusione' con l'ospedale Brotzu, fusione che apporterebbe forti mortificazione e per i pazienti e per il personale medico ed infermieristico tutto della struttura.

Ti lascio a questo mio, pure come portavoce dell'ASGOP, Associazione sarda genitori oncoematologia pediatrica.

La spinosa questione ruota attorno ad una sicurezza di assistenza medica e strutturale, quella dello storico ospedale microcitemico in Cagliari  -costruita e resa salda a prova di migliaia di testimonianze negli anni-  che si rischia di perdere, nel silenzio generale.

La pagina 17 dell’Unione Sarda di giovedì 12 novembre è stata dedicata alla “ fusione tra Brotzu e Microcitemico” con affermazioni discutibili  verso il Microcitemico da parte del responsabile del Brotzu  tipo “gli infermieri del Microcitemico che verranno da noi dovranno lavorare con i nostri carichi di lavoro, cioè di più “

e ancora “….via i settori che si occupano di ricerca…”.

L’articolo riporta notizie chiaramente preoccupanti legate al futuro assetto dell’ospedale, e sulle quali nessuna Associazione afferente al Micro è stata mai contattata o informata.

Registro una forte l’indignazione nei confronti di chi decide a priori per pazienti e personale mettendo beatamente in gioco il benessere fisico e psicologico di pazienti e personale, indignazione verso chi  decide a priori senza conoscere le realtà dove opera (La realtà?), verso chi decide per decidere, senza garanzia per gli utenti.

La gravità: nelle ‘sfere decisionali’ non si è sentito il bisogno di ascoltare coloro che abitano, vivono l’ospedale: si e’ arrivati a non ricevere le Associazioni, o a farlo quando tutto già era (ed è) sulla carta.

Gli ultimi fatti di una protesta, per adesso, molto civile: sabato 14 l’assemblea del Direttivo ASGOP oltre a deliberare il finanziamento di 2 ricerche cliniche e un progetto per una guida, ha discusso con preoccupazione le notizie apparse sulla stampa sul futuro del Micro e ha deliberato all’unanimità di lottare in modo risoluto per garantire ai piccoli pazienti la migliore assistenza possibile.

Lunedì 16 sono stati affissi 4 striscioni sul ponteggio della facciata del Microcitemico da alcuni genitori soci fondatori dell’Asgop.

Lunedì 16 alle 10, presso la biblioteca del Micro, c’è stata l’assemblea degli operatori con i sindacati a cui hanno partecipato alcune associazioni dei pazienti, tra cui l’ ASGOP.

La mobilitazione generale per difendere l’Eccellenza del Micro si prospetta vicina: ogni apporto, in questo Quasi Silenzio mediatico, giunge prezioso.

 

Grazie per la divulgazione della notizia ad altri amici con preghiera di diffonderla ulteriormente.

 

Giovanna Mulas (www.giovannamulas.it )

 

APPELLO PRO OSPEDALE MICROCITEMICO DI CAGLIARI

_____________________________________________________________

 

Chi segue la mia letteratura sa che ‘Acta est Fabula’ è nato tra le corsie di diversi ospedali oncologici d’Italia, causa una forma tumorale rara e maligna scoperta in uno dei miei figli, allora appena tredicenne.

Le speranze di sopravvivenza, al momento della diagnosi del tumore, ci venivano prospettate come quasi pari allo zero.

Con immensa disperazione e l’impotenza nel cuore, senza una lira in tasca e grazie al contributo economico di veri amici; cominciammo la nostra via crucis tra ASL, psicologi, reparti di oncologia pediatrica dello stivale.

Di quel periodo ricordo confusione, pareti verdi e sterili, sale operatorie, viaggi, dolore, orrore, perdite.

Eppure, con immenso affetto e gratitudine, ricordo pure e soprattutto medici e infermieri coraggiosi, con la voglia di lottare spesso incosciente, immune anche all’evidenza.

Se in quel momento della nostra vita siamo riusciti ad andare avanti nella nostra battaglia, è anche grazie a loro.

Se mia figlia è salva, ora, è anche grazie ai medici, agli infermieri dell’ Ospedale Microcitemico di Cagliari.

Chiedo a Voi di aderire alla crociata dell’ASGOP Onlus: Difendiamo il Microcitemico. Facciamo girare l’appello che segue, Grazie.

 

Giovanna Mulas

Lanusei, 23 novembre 2009

 

 

Dalla cara amica Maria Agnese Cannas, Presidente dell’ASGOP  Onlus (Associazione sarda genitori oncoematologia pediatrica /www.asgop-onlus.it ) ricevo la lettera che segue sulla delicata situazione del Microcitemico a seguito della delibera regionale sull’accorpamento all’Azienda Ospedaliera Brotzu.

‘(…) La pagina 17 dell’Unione Sarda di giovedì 12 è stata dedicata alla “fusione tra Brotzu e Microcitemico” con affermazioni discutibili  indirizzate al Microcitemico da parte del responsabile del Brotzu,  tipo “gli infermieri del Microcitemico che verranno da noi dovranno lavorare con i nostri carichi di lavoro, cioè di più “

e, ancora:  “….via i settori che si occupano di ricerca…”.

 

Voglio esprimere l’indignazione di tutti quei genitori i cui figli sono stati, o sono, in cura presso l’Oncoematologia Pediatrica del Microcitemico.

Testimoniamo sull’abnegazione, la professionalità e l’amore dei nostri infermieri  verso i piccoli pazienti, e questo nonostante i normali e gravi carichi di lavoro, i turni massacranti, le ferie slittate, i locali inadeguati, etc.:  loro; veri “angeli” per i nostri nostri figli .

Chi ha parlato in maniera così offensiva e gratuita chiaramente non ha mai visitato il nostro servizio.

L’articolo riporta ulteriori, sconcertanti notizie legate  al futuro assetto del Micro; preoccupanti per il semplice fatto che nessuna Associazione afferente al Micro è stata mai contattata o informata sul tema in oggetto.

L'essere all'oscuro su ciò che sta accadendo al nostro (e sottolineo nostro!) Ospedale Microcitemico, quindi sulle spalle dei nostri bambini; ci angoscia e ci allarma.

Il Micro durante gli ultimi decenni è diventata una Casa  non solo per i talassemici ma anche per tanti altri bambini affetti da patologie rare e gravi, tipo le oncoematologiche. Tornano a “Casa”  ancora oggi e a distanza anche di 15, 20 anni dalla loro malattia; sanno che saranno accolti, e che sempre e comunque ci sara’ una risposta alle loro domande.

 

Noi genitori testimoniamo su quanto il Micro si prenda cura del bambino e della famiglia a trecentosessanta gradi: della terapia, dei problemi scolastici e lavorativi, del rapporto con il territorio. Il tutto in modo da sollevare le stesse famiglie da qualunque problema, per permettere loro di convogliare tutti i loro sforzi nella lotta contro la malattia.

Il Micro ha ridato a questi bambini e alle loro famiglie dignità, la coscienza dei loro diritti nell’ottenere la giusta assistenza. 

 

Indignazione e vergogna per chi opera delle scelte  senza conoscere la realtà di quest' ospedale. 

Non si e’ sentito neppure il bisogno di ascoltare coloro che vi 'abitano' e lo vivono quotidianamente: si e’ arrivati a non ricevere le Associazioni.

 

Chiediamo che ci si prenda carico della storia di questo ospedale affinchè non venga calpestata, e con essa venga tutelata la dignità di migliaia di pazienti e dei loro familiari:  lo chiediamo per tutti i bambini,  per tutti gli adolescenti, per tutti gli adulti che ogni giorno afferiscono ai nostri Servizi nella speranza della vita.

La promessa più grande.

 

W LA RICERCA  - Giù LE MANI DAI NOSTRI SPAZI-      AIUTO !   -  DIFENDIAMO IL MICROCITEMICO  - 

 

Maria Agnese Cannas

Presidente ASGOP-Onlus

(Associazione Sarda Genitori Oncoematologia Pediatrica)

tel. 070882935

Cell. 3488637467

www.asgop-onlus.it

 

 


IL VECCHIO CARCERE FIORENTINO "LE MURATE" RECUPERATO ALLA CULTURA - da Salvatore Armando Santoro

Comune di Firenze
DAL CARCERE ALLA LIBERTÀ, LE MURATE RINASCONO COME LUOGO DI CULTURA E CREATIVITÀ

Il complesso diventerà il cuore della contemporaneità fiorentina e accoglierà gli 'Smart dissidents', i dissidenti della generazione 2.0
Dalla prigione alla libertà, da luogo di reclusione e sofferenza a nuovo epicentro della contemporaneità fiorentino e snodo culturale di livello internazionale. Questo il fulcro del progetto di riqualificazione dell’ex carcere delle Murate, ora già in parte recuperato come edilizia residenziale pubblica che si completerà nei prossimi mesi includendo non solo alloggi per giovani coppie ma anche un caffè letterario, nuovi spazi per la contemporaneità e soprattutto un ‘rifugio’ ai cosiddetti ‘Smart dissidents’, attivisti politici e bloggers della generazione 2.0 che utilizzano internet per far sentire la loro voce e che a Firenze, sulle orme della ‘Maison’ parigina per giornalisti perseguitati, troveranno accoglienza sia virtuale che reale.
I progetti sono stati presentati oggi dal sindaco Matteo Renzi, dall’assessore alla cultura e contemporaneità Giuliano da Empoli e dall’assessore alla casa Claudio Fantoni.
“Le parole d’ordine che ispirano il progetto delle Murate sono libertà, vivibilità, futuro, bellezza e qualità - ha detto il sindaco Renzi -. Nel complesso dell’ex carcere, che è una delle realtà più belle che l’amministrazione precedente ci ha consegnato e che noi abbiamo la responsabilità di lanciare nel futuro, non ci saranno solo case ma anche caffè letterari e botteghe creative che permetteranno alla città di vivere. Dobbiamo guardare meno al passato e più al futuro”.
Il progetto prevede anche l’apertura di un collegamento tra il complesso delle Murate e piazza Annigoni. “La città va ricucita - ha continuato il sindaco -. Bisogna far diventare questi due luoghi, luoghi di vita nel rispetto dei residenti e nella convinzione che una città è bella se apre degli spazi di libertà, non se li chiude. Dobbiamo aprirci alla condivisone, al dialogo e al confronto con il progetto sui ‘dissidenti’”.
“Il progetto Smart dissidents - ha spiegato da Empoli - nasce per accogliere tutti quei dissidenti e attivisti politici, dalla Cina alla Russia, dall’Afghanistan all’Iran, che utilizzano la rete e le nuove tecnologie per far conoscere al mondo gli orrori dei loro regimi e per questo sono sottoposti a censure e violenze. Da qui l’idea di farli venire a Firenze, per un periodo di tempo limitato, dove possano vivere al sicuro, lontano dalle minacce dei loro paesi di origine”.
“Alle Murate – ha continuato - troveranno (i lavori termineranno alla fine del 2010, i soldi stanziati sono 1,9 milioni di euro) 24 stanze uso foresteria, supporto tecnico per poter creare siti internet a prova di censura, formazione informatica. Ma soprattutto troveranno un posto dove incontrare altri dissidenti e confrontare esperienze e strategie”. “Il 16 gennaio prossimo - ha aggiunto – organizzeremo un grande evento, un momento di festa che sarà una sorta di trailer, di anteprima per quel che diventeranno le Murate nei prossimi mesi”.
Ma il complesso delle Murate diventerà anche uno dei nuovi poli dell’arte contemporanea e verranno aperti un caffè letterario e una galleria di botteghe creative da via dell’Agnolo a via Ghibellina (a breve saranno aperti i bandi). Il museo della Resistenza, invece, che originariamente era previsto anch’esso alle Murate, sarà collocato altrove, probabilmente in Oltrarno. Il sindaco ne ha già parlato con il presidente dell’Anpi Silvano Sarti.
Intanto, come spiegato dall’assessore Fantoni, vanno avanti le consegne degli alloggi Erp recuperati dal vecchio carcere. “Sessantasette alloggi – ha detto Fantoni – sono già stati assegnati, mentre 6 restano da ultimare. Nel complesso, però, ci sarà ancora posto per ulteriori 18 appartamenti che, nelle nostre intenzioni, saranno assegnati a giovani coppie o artisti, con canoni calmierati. I finanziamenti, però, ancora non sono stati stanziati”. “In tutto - ha aggiunto - si tratta di un complesso di riqualificazione di 21 mila metri quadrati di superficie utile che nasce come progetto per l’edilizia residenziale e che adesso non cambia destinazione, dato che il cuore dei nuovi allestimenti è comunque il tema sociale, sia esso un aiuto ai più deboli per la casa, sia esso un rifugio per i perseguitati in altri paesi”. (edl-fp-fd)

19/11/2009 18:40
Comune di Firenze

 


Caffè Letterario Roma: 24 Novembre ore 18 - da Salvatore Armando Santoro

ROMA, MARTEDI' 24 NOVEMBRE, ORE 18, CAFFÈ LETTERARIO

UNA SERATA INTENSA FRA LETTERATURA E RIFLESSIONE STORICO-CULTURALE, CON LA PARTECIPAZIONE DI TERESA AMENDOLAGINE, PLINIO PERILLI E GIUSEPPE MANNINO. CONDUZIONE E INTERVISTE A CURA DI DEBORAH D'AGOSTINO.

Si preannuncia assai intenso il prossimo incontro di "Sinergie d'Arte al Caffè Letterario" di martedì 24 novembre, sia per la qualità dei protagonisti presenti che per l'attualità delle tematiche trattate.

In apertura, la presentazione di una trilogia letteraria dedicata alla donna del '900: tre romanzi di Teresa Amendolagine legati da un filo conduttore: l'identità della donna, fra tradizione e innovazione, attraverso il frenetico avvicendarsi dei modelli culturali del dopoguerra.
I tre romanzi della trilogia, le cui prefazioni sono state scritte da Stanislao Nievo, Massimo Nardi ed Elio Pecora, saranno presentati dal poeta e critico letterario Plinio Perilli. L'elegante veste grafica, per i tipi delle Edizioni Artescrittura, si avvale delle illustrazioni di copertina della pittrice Anna Addamiano.

Sarà poi la volta del noto poeta, pittore e scultore Giuseppe Mannino. Personalità poliedrica, Mannino ha vissuto una intensa vita politica che l'ha portato ad essere, tra l'altro, Presidente del Consiglio Comunale di Roma. Assai noto sulla scena internazionale (la sua "Cantata per la Pace", musicata da Ada Gentile, è rappresentata in tutto il mondo), vive tra Roma e Berlino. Nel corso della serata al Caffè Letterario, sarà presentato il suo ultimo libro "L'Italia nel pallone": volume politico, culturale e storico che racconta la realtà italiana odierna intrecciando passato, presente e futuro.

In conclusione: la presentazione dell'ultimo numero della rivista "Linfera", cui parteciperanno gli amici della redazione, e un "Omaggio ad Alda Merini": letture di poesia a cura del Circolo di Lettura del BiblioCaffè.

La presentazione della serata e le interviste saranno, come sempre, a cura della poetessa Deborah D'Agostino, conduttrice di "Sinergie d'Arte al Caffè Letterario".

L'appuntamento è al Caffè Letterario, ore 18, Via Ostiense 95, Roma (ingresso libero).
Non mancate! Vi attendiamo con simpatia e amicizia.

Deborah D'Agostino, Massimo Nardi
Autori Online / Gruppo Cultura Italia
http://www.autorionline.org


Massimo Maugeri: Quando la letteratura prende corpo - da Salvatore Armando Santoro

QUANDO LA LETTERATURA PRENDE CORPO

Massimo Maugeri di Letteratitudine invita chi lo desidera a collaborare sviluppando delle risposte ai seguenti concetti:



Che rapporto c’è tra “corpo” e letteratura?

Pensando alla letteratura del passato (italiana e internazionale)… in quali opere il corpo, la “fisicità”, diventano elementi caratterizzanti delle opere medesime?

E nell’ambito della letteratura contemporanea?

Quale romanzo scegliereste come testo rappresentativo del rapporto “corpo/letteratura”? E perché?

Pongo queste domande prendendo spunto da un testo inviatomi dalla scrittrice Barbara Gozzi: i corpi nella letteratura italiana contemporanea. Un testo che sintetizza un progetto interessante...


Ho invitato Barbara a parlarcene su Letteratitudine.

Questo il link:
http://www.facebook.com/l/086ab;letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/20/quando-la-letteratura-prende-corpo/

Vi invito a partecipare e - se ne avete voglia - a provare a rispondere alle domande di apertura del post.
A presto!
Massimo Maugeri


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Salvatore Armando Santoro - Presidente

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