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LETTURA ITALIANA E STRANIERA, INFORMATICA E VARIE
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![]() Monopoli - L'Africa in Posa - 18-20 Dicembre 2009 - da Salvatore Armando Santoro ARTISTICAMENTE - MECENATI PER PASSIONEL’associazione “Solidarietà Missionaria” – O.N.L.U.S. del dott. Vincenzo Salvia, in collaborazione con l’associazione culturale “ArtisticaMente – Mecenati per passione” presieduta dal dott. Michelangelo Montanaro, organizza l’evento “L’Africa in posa”. |
Organizzatore:: | |
Rete: |
Globale
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Data: |
domenica 6 dicembre 2009
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Ora: |
20.00 - 22.00
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Luogo: |
Casa della poesia, Baronissi
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Descrizione
La serata sarà introdotta dallo storico della poesia Francesco Napoli. Seguirà la proiezione di un ritratto realizzato da Carlo Mazzacurati nel quale Marco Paolini incontra il grande poeta nella sua casa di Pieve di Soligo.
Ritratti: Andrea Zanzotto
un film di Carlo Mazzacurati e Marco Paolini
montato da Paolo Cottignola
prodotto da Francesco Bonsembiante per Regione del Veneto e Vesna Film
Fandango Libri, 2007
"Andrea Zanzotto è insieme la persona più radicale e nel contempo delicata che io abbia mai incontrato. Tutto in lui appare dominato da contrasti estremi e inattesi. Sofferenza e leggerezza, fragilità e profondità. Può dialogare col passato, anche il più remoto, come se tutto il tempo vivesse in lui in un eterno presente. Ma poi d'improvviso scarta e, per un istante, fa apparire il futuro, lo rende tangibile e ci vuole molto coraggio per immaginarlo, il futuro, in questi tempi difficili."
Carlo Mazzacurati
"Mai mancante neve di metà maggio
chi vuoi salvare?
Chi ti ostini a salvare?"
da Andrea Zanzotto," Meteo"
L'incontro di Marco Paolini con Andrea Zanzotto, uno dei massimi poeti del Novecento, si sviluppa entro tre nuclei fondamentali di ricerca: la natura, la storia, la lingua.
La natura, intesa in un primo momento come pensiero al quale rivolgersi in un continuo scambio, e in seguito anche come improvvisa mutazione, cementificazione e offesa.
La storia, nel ripercorrere i segni fondamentali di quello che è stato detto il secolo dell'ottimismo, che ha visto crescere la fede nella scienza ma anche il collasso di qualsiasi forma di razionalità.
La lingua come scoperta di un viaggio accidentato: segno di un lessico familiare ma anche di un andare mendicando altri linguaggi, alla ricerca delle stratificazioni che li hanno intessuti.
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Andrea Zanzotto, nato a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, nel 1921, è uno dei grandi poeti del nostro tempo, ma meglio ancora si potrebbe definire uno dei grandi della letteratura del secolo, in ambito non solo italiano. La sua opera è stata pressoché integralmente pubblicata da Mondadori, fin dal 1951, dunque dal suo primo esordio, avvenuto con la raccolta poetica Dietro il paesaggio. Dopo le verticali accensioni liriche dei primi libri, Zanzotto si è spostato verso una direzione più aperta e "sperimentale", come in La beltà (1968), che ne ha affermato la centralità nel panorama poetico contemporaneo.
Altri due momenti importanti della sua opera sono quelli della poesia in dialetto, soprattutto in Filò e nella "trilogia", iniziata con Il galateo in bosco e proseguita con Fosfeni e Idioma. Tutta la sua opera poetica (e parte dell'opera in prosa) è compresa nel Meridiano Le poesie e prose scelte (1999). Nel 2001 escono l'opera di poesia Sovrimpressioni e Scritti sulla letteratura (che comprende Fantasie di avvicinamento e Aure e disincanti nel novecento letterario). Successivamente: Sull'Altopiano. Racconti e prose (1942-1954) con un'appendice di inediti giovanili (2007) e i dialoghi Eterna riabilitazione da un trauma di cui s'ignora la natura (2007), Viaggio musicale (2008), In questo progresso scorsoio (2009). Ultimo libro, appena pubblicato da Mondadori, Conglomerati (2009).
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Informazioni:
089 951621 - 089 953869 - 347 6275911
Massimo Maugeri : Il sud nella nuova narrativa italiana - da Salvatore Armando Santoro
Dalla scheda del libro: Oggi che i problemi del Sud d’Italia sono temi di successo su cui puntano media ed editoria, viene da chiedersi: che ne è stato del riscatto sociale e culturale del Mezzogiorno che una quindicina d’anni fa pareva imminente? Questo volume è un ideale grido di battaglia “futurista” dei giovani scrittori - Saviano, De Silva, Parrella, Cilento, Cappelli, Pascale - che, a partire dagli anni novanta, hanno deciso di raccontare un Sud svincolato dagli stereotipi del paradiso turistico o dell’inferno senza redenzione, svincolato dalla pizza, dal mandolino e dal vittimismo. Un sud diverso, aggiornato al presente: il sud della nuova criminalità e della nuova borghesia, degli extracomunitari integrati e dei lavoratori precari. A metà tra il saggio e il reportage, la ricostruzione e il pamphlet, il testo esamina il fenomeno della rinascita della narrativa meridionale tanto auspicata negli anni novanta, e nel frattempo raccoglie dichiarazioni inedite, ragiona su contestazioni e polemiche e finisce per toccare questioni che oltrepassano i confini del sud. Sempre nel tentativo di ricostruire, al di là delle più immediate letture, un fenomeno tuttora fonte di dibattiti e capire il ruolo che può avere la letteratura nella comprensione e nella rappresentazione del sud di oggi.
Mi piacerebbe organizzare un dibattito su questo interessante volume ragionando insieme a voi sul “Sud nella nuova narrativa italiana” e sulle tematiche a esso connesse. Inoltre vorrei tentare di mettere “a confronto” Daniela Carmosino con alcuni degli scrittori citati nel suo saggio. Naturalmente sono invitati a partecipare al dibattito tutti gli altri amici scrittori, critici, giornalisti culturali, lettori, ecc.
Come al solito proverò a porre alcune domande al fine di favorire la discussione. Eccole:
Che rapporto dovrebbe avere un autore nei confronti della tradizione letteraria?
La tradizione letteraria (e quella meridionale, in particolare) deve essere vista più come un fardello di cui liberarsi o come punto di riferimento da cui ripartire? E perché?
È corretto parlare di “regionalismo letterario”? Se sì, quali dovrebbero essere gli elementi distintivi? (Per esempio: più “il luogo” o “il linguaggio”)? E i “canoni caratterizzanti”? Fino a che punto la letteratura è circoscrivibile entro ambiti regionali?
Chi ha maggiori possibilità di narrare di un luogo (nella fattispecie del Sud d’Italia) con efficacia maggiore: lo scrittore che ci vive e ha la possibilità di osservarlo dal di dentro, o quello che – essendosene allontanato, quantomeno fisicamente – riesce a guardarlo con più distacco?
Qual è il ruolo della narrativa italiana (e meridionale), oggi? Può contribuire, in qualche modo, a incidere sulle coscienze, a “rimisurare l’immaginario” (spesso deviato dai media), oppure – come sostiene Antonio Pascale (vedi video inserito nel post) – bisogna puntare più sul ruolo dell’intellettuale (inteso come “amministratore del sistema”) che sul ruolo della narrativa?
Nella letteratura di oggi (meridionale e non) c’è - e/o ci deve essere – ancora spazio per il mito? E per la metafora?
E ancora… che rapporto c’è tra la letteratura di oggi (meridionale e non) e i nuovi e vecchi media?
Ed ecco il link del post: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/11/24/il-sud-nella-nuova-narrativa-italiana/
[Avrò il piacere di presentare Daniela Carmosino a Catania – presso la libreria Tertulia (Via Michele Rapisardi, 1) venerdì 27 novembre, ore 18,30. Insieme a me: Caterina Pastura… e diversi ospiti (tra cui, molti scrittori)
Sul post troverete la recensione al libro apparsa su l’inserto settimanale Tuttolibri de La Stampa.]
- Letteratitudine in FM: Ogni martedì sera dalle 21,30 (su Radio Hinterland: Fm 94.600 MHz in Milano e Provincia) potrete ascoltarmi nello spazio radio dedicato a Letteratitudine. La trasmissione si può ascoltare in diretta via Internet cliccando qui, o in podcast (nei giorni successivi) cliccando nell'apposita pagina.
Come sempre, vi ringrazio per la vostra partecipazione.
Un caro saluto.
Massimo Maugeri
P.s. Avete voglia di fare due chiacchiere su qualunque argomento? Desiderate lanciare dibattiti? "La camera accanto" è sempre aperta per voi: http://letteratitudine.blog.kataweb.it/category/la-camera-accanto/
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www.letteratitudine.blog. kataweb.it (un luogo d'incontro virtuale tra scrittori, lettori, librai, critici, giornalisti e operatori culturali)
Letteratitudine di Massimo Maugeri è uno dei blog d'autore di Kataweb / Gruppo L'Espresso: http://www.kataweb.it/blog/lista.jsp
Firenze - Fondazione Il Fiore - 1.12.09 ore 17,30 - Un pomeriggio con d'Annunzio - da Salvatore Armando Santoro
La Fondazione Lisio Arte della Seta
e la Fondazione il Fiore
hanno il piacere di invitarLa a
Un pomeriggio
con Gabriele d’Annunzio
Introduzione di
Paola Marabelli
Vicepresidente e Responsabile Culturale
della Fondazione Lisio
e
M. Grazia Beverini Del Santo
Presidente della Fondazione il Fiore
Presentazione della ristampa anastatica di
Benigno Palmerio
Con d’Annunzio alla Capponcina
(Casa Editrice Le Lettere, 2009)
a cura di
Marco Marchi
Docente di Letteratura italiana
moderna e contemporanea, Università di Firenze
Interviene
Patrizia Ciardi
Presidente dell’Associazione Dannunziana di Pisa
Nel corso dell’incontro saranno proiettati parti del
video Intra du’ Arni realizzato dalla Fondazione
il Fiore nel Salone Madornale di Palazzo Davanzati.
Antologia di testi dall’Alcyone scelti da Marco Marchi
Martedì, 1 dicembre 2009 – ore 17,00
Fondazione Lisio Arte della Seta
Firenze, Via Benedetto Fortini 143
Alla Fondazione Lisio, in occasione della manifestazione, saranno effettuate visite guidate con la possibilità di assistere alla tessitura a mano di velluti e broccati sugli antichi telai Jacquard. Le visite avranno luogo, a partire dalle ore 15, ogni mezz’ora, fino alle 16,30, per gruppi di un massimo di 15 persone. È gradita la prenotazione.
Tel. 055.6801340 – info@fondazionelisio.org
Per raggiungere la Fondazione Lisio
In macchina: La Fondazione Lisio si trova nei pressi di Ponte a Ema, in prossimità dell’uscita Firenze Sud dell’autostrada A1.
All'interno possibilità di parcheggio.
Con l'autobus: le linee urbane ATAF 31 e 32 fanno capolinea di fronte alla stazione e in circa 30-40 minuti portano a Ponte a Ema. Scendere alla fermata "Fortini 11", che si trova di fronte alla filiale della Banca Toscana.
Per l'occasione sarà predisposta una apposita segnaletica di guida fino alla Fondazione.
Fondazione il Fiore
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LA QUOTA DI ISCRIZIONE SARA' UNA RISORSA POSITIVA PER LA PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DEL CIRCOLO E LA CORRISPONDENTE SOMMA POTRA' ESSERE DEDOTTA DALLA QUOTA DI LETTURA RICHIESTA A COLORO CHE PARTECIPERANNO ANNUALMENTE AL BANDO LETTERARIO.
Salvatore Armando Santoro - Presidente

