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fondazione il Fiore - Firenze 11 Giugno 2012 - ore 16 - da Salvatore Armando Santoro

Fondazione il Fiore

Firenze, Via di San Vito 7

 

 

Lunedì, 11 giugno 2012

 

 

Ore 16.00

Vernissage della Mostra dei

disegni dedicati alla

Fondazione il Fiore

e realizzati dai bambini delle

Classi II A, II D, IV A, IV B, V C

della Scuola primaria

G. Marconi di Scandicci

 

La Mostra rimarrà aperta fino a sabato 16 giugno

con orario 9,30 – 12,30 e 15,00 – 17,00

 

 

 

 

Ore 17.00

Mostra di Gioielli ispirata

a Poesie di Carmelina Rotundo

e alla Fondazione il Fiore

 

Le gioie di Tinde

di Tina De Fazio

 

Insolite scintille

di Nency Femia

 

 

Introduce e coordina

Maria Giuseppina Caramella

  

 

055.224774

www.fondazioneilfiore.it

 

* * *

 

Per raggiungere la Fondazione il Fiore

 

In macchina: partendo da piazza Tasso, prendere Via Villani. Giunti a Piazza

S. Francesco di Paola, imboccare Via di Bellosguardo e proseguire fino a

entrare in Via di San Vito (attenzione strada stretta e a doppio senso di marcia)

 

In autobus: dalla Stazione centrale prendere il 6/B. Scendere in Via Masolino

e entrare in Via Domenico Veneziano. Al semaforo proseguire per Via di San Vito

e salire fino al n° 7 (circa 10 minuti a piedi).

L’ultimo tratto di circa 200 mt è in acciottolato


PREMIAZIONE FINALISTI BANDO CITTA' DI MONTIERI - da Salvatore Armando Santoro

PREMIAZIONE FINALISTI BANDO LETTERARIO CITTA' DI MONTIERI

Si comunica che la Giuria non ha ancora terminato la lettura dei testi dei concorrenti e, pertanto, i ristretti tempi a disposizione ci consigliano di spostare la premiazione dei finalisti ad altra data rispetto a quella del 19 maggio fissata dal programma.

Ci auguriamo di poter essere, nel giro di qualche settimana, nelle condizioni di concludere anche questa incombenza che sta aggiungendo nuovo stress alla mia attuale situazione di salute.

Mi dispiace di questo ulteriore contrattempo e rinnovo la richiesta ai concorrenti di comunicare tramite email (santoro3000 (@) alice.it) la loro disponibilità o meno ad essere presenti alla premiazione se inclusi nella lista dei finalisti.

Questa informazione ci è indispensabile per capire quanti premiati potrebbero essere presenti alla manifestazione perchè in caso di scarsa affluenza diventa superfluo farci riservare il teatro di Boccheggiano e troveremo una soluzione meno plateale e più razionale.

Cari saluti a tutti i concorrenti.

Salvatore Armando Santoro - Presidente del Circolo Luzi di Boccheggiano

 


12 MAGGIO 2012 - FIRENZE - ANNIVERSARIO SCOPRIMENTO FACCIATA SANTA MARIA DEL FIORE - da Salvatore Armando Santoro

  Celebrazione in ricordo dello

scoprimento della nuova facciata di

Santa Maria del Fiore”

(12 Maggio 1887)

Sabato 12 maggio 2012

 

Ore 10.30 – Basilica di Santa Maria del Fiore

Deposizione di una corona di alloro al busto dell’Architetto Emilio De Fabris (navata sinistra della Basilica), in ricordo dell’inaugurazione della facciata del Duomo.

 

Ore 10.45

Centro di Arte e Cultura dell’Opera di Santa Maria del Fiore

Piazza San Giovanni 7, Sala Brunelleschi

 

Convegno dal titolo

125° Anniversario dallo Scoprimento della facciata del

Duomo di Firenze”

Saluti di

Monsignor Claudio Maniago

Eugenio Giani e Franco Lucchesi

Interventi

Cristina Acidini – Soprintendente per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale Fiorentino, “La serie degli uomini illustri di Toscana”.

Alessandra Marino- Soprintendente per i Beni architettonici, paesaggisti, storici, artistici ed etnoantropologici per le Province di Firenze, Pistoia e Prato, “Le facciate del Duomo di Firenze: architettura e metamorfosi”.

Francesco Gurrieri - Docente ordinario di restauro dei monumenti alla Facoltà di Architettura di Firenze, “Una querelle lunga un secolo”.

Bruno Santi – Consigliere dell’Opera di Santa Maria del Fiore, “Il tema mariano nelle statue della facciata del Duomo”.

Leonardo Cappelletti Docente di Storia della Chiesa Medievale all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Facoltà Teologica dell’Italia Centrale, “La facciata dei fiorentini: storia di un orgoglio cittadino”.

Il Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Giani

Il Presidente dell'Opera Santa Maria del Fiore Franco Lucchesi

 


E' morto Diego Cocolo, un amico che amava la scrittura - da Salvatore Armando Santoro

E' MORTO DIEGO COCOLO, UN AMICO CHE AMAVA LA SCRITTURA

cocolodiego.jpg

Il 19 Aprile si è spento un altro poeta amico con il quale ogni tanto scambiavamo dei messaggi ed anche qualche telefonata. Poi avevo perso i contatti e non ho più trovato neppure la email per poter fare le condoglianze alla famiglia che ho rivolto alla figlia in modo improprio tramite la sua pagina di Facebok. Diego era nativo di Cosoleto della Chiesa, un paese alle pendici dell'Aspromonte in provincia di Reggio Calabria, quindi anche mio corregionale. E di Cosoleto me ne ricordo essendo stata una delle mie tappe per le riunioni che effettuavo da sindacalista quando ancora operavo a Reggio Calabria e per averci accompagnato, ancora munito del foglio rosa, un vecchio sindacalista che si interessava di sindacato e che non riusciva più a guidare.

Il mio rammarico? Una settimana o poco più prima della morte di Diego era apparso su poetare questo breve racconto:

Due chili di grano
Seconda guerra mondiale: i tedeschi erano in fuga, gli americani erano da poco sbarcati, non c'era piu' nulla da mangiare, Maria, mia sorella ha pulito il granaio e ha ricavato due chili di grano, li ha messi in un sacchetto che mi ha spedito al mulino. Quindi con quella farina c'era da mangiare tagliatelle per una settimana.
Vicino al mulino sul fiume c'erano i militari italiani che avevano situato delle contraeree, uno di essi mi ha disse: "Dove vai ragazzo? "
Risposi:"Sono andato al mulino per sopravvivere qualche giorno"..
Allora lui: "Fermati, non andare via" mi riempì il sacchetto di scatolame e di gallette
" Prima che li mangino i tedeschi, è meglio che li mangiate voi…. "
In famiglia sembrava fosse tornata la ricchezza.
Basta poco per fare felice una famiglia; ieri come oggi.

Avevo predisposto un commento perchè in fondo quello che Diego raccontava era vita vissuta anche dai "ragazzi" della mia generazione che avevano conosciuto in quegli identici anni il dramma della guerra (ed io nel 1943 abitavo a Polistena a pochi km da Cosoleto) ed anch'io avevo "gustato" il buon sapore delle scatolette e delle gallette dei soldati italiani ed americani dopo la fame nera degli ultimi anni di guerra. Ebbene per uno dei soliti scherzi della rete, mi era caduta la linea ed avevo perso il commento. Sfiduciato avevo rinunciato a questo breve contatto che virtualmente mi avrebbe riavvicinato all'amico Diego e che avrebbe potuto rappresentare per noi l'ultimo saluto.

Di Diego riporto anche una breve biografia pubblicata sul portale www.poetare.it, dove pubblicava tutte le sue opere di narrativa: 

Oggi, su “Internet” si corre, si salta da un sito all’altro, si inseguono gli itinerari più svariati ed impensati, ci si perde e poi ci si ritrova; perciò Diego Cocolo ( 23-06-1927), scrive puntando sulla versatilità, passa da testi di cronaca personale a citazioni storiche, da ricostruzioni geografiche a riflessioni filosofiche. Il bisogno della letteratura, secondo le parole dell’autore “è agilità, mobilità , disinvoltura nel saltare da un’ argomento all’altro, nell’esigenza di affrontare le più svariate tematiche, siano esse storiche che filosofico- scientifiche.” Si sofferma a riflettere sulle note dello “Zibaldone” di Giacomo Leopardi , che definisce lo stile con parole quanto mai attuali: “La rapidità e la concisione dello stile deve presentare all’anima una folla di idee simultanee che fanno ondeggiare l’anima in una tale abbondanza di pensieri, o d’immagini e sensazioni spirituali, ch’ella o non è capace di abbracciarle tutte, e pienamente ciascuna, o non ha tempo di restare in ozio e priva di sensazioni…” Diego Cocolo, da autodidatta scrive per regalarci “emozioni” rievocando momenti di vita vissuta. Tra le sue opere ricordiamo: - L’isola felice che non c’è - I giganti fumanti - Oltre l’orizzonte - Il vento della sera - Giro lungo, nell’America dell’Ovest - Ma il dolore non ha una bandiera - Note di viaggio: città e sentieri del bel paese - Perché nulla vada disperso - Dolomiti e sentieri d’Italia - Il sale della vita-
Trovate opere e dipinti sul sito: http://www.tizianaweb.it/diegococolo.htm

E per conoscere meglio le qualità e l'animo di Diego Cocolo eccovi l'intervista che l'amico Renzo Montagnoli aveva pubblicato sul suo portale www.arteinsieme.net che traccia una breve sintesi del suo modo di testimoniare il suo attaccamento alla scrittura.

 

L’intervista è a Diego Cocolo, ex maresciallo dei carabinieri (è da tempo in pensione) che ama dipingere deliziosi acquerelli e, soprattutto, viaggiare. Dai suoi numerosi pellegrinaggi in diverse località del mondo ritrae spunti e impressioni che poi traspone su carta, in piacevolissimi racconti, non solo di viaggio.

 

 
Alla base di tutte le tue opere c’è un messaggio che intendi rivolgere agli altri?

 

Alla base delle  opere di ognuno di noi c’é sempre un messaggio da dare ai giovani, il nostro   è lo stesso   con il quale il Divino  Dante, parlando dell’eroe omerico Ulisse, ha scritto: “Fatti non fosti a viver come bruti, ma per eseguir virtute e conoscenze”, ma soprattutto di mantenere sempre alta  la dignità della natura umana che ci affratella.


Ritieni che leggere sia importante per poter scrivere?

 

Prima di scrivere bisogna leggere molto, perché la lettura  vuol dire gioia di vivere.

 

Che cosa leggi di solito?

 

In qualità di pensionato,e come la maggior parte dei   pensionati, la prima cosa che faccio il mattino,appena mi siedo   al tavolo del Bar, e tra  un caffè  e quattro chiacchiere con  i vecchi amici ,  do un occhiata ai quotidiani,  per  vedere che cosa é successo nel mondo e in particolare nella nostra provincia. Nel tempo libero, tra una pipata e l’altra,seduto sotto il gazebo, cerco di leggere alcune pagine di un buon libro o   delle numerose riviste alle quali siamo abbonati.

Quando hai iniziato a scrivere?

Si potrebbe dire che scrivo da sempre, ma da quando ho scoperto il Computer e Internet, dove si corre, si salta da un sito all’altro, si inseguono gli itinerari più svariati ed impensati, ci si perde e poi ci si ritrova, perciò chi scrive, come ebbi modo di scrivere in un’altra occasione, dovrà puntare sulla versatilità passando da testi di cronaca personale a citazioni storiche, da ricostruzioni geografiche a riflessioni filosofiche.

 

I tuoi rapporti con l’editoria.

Fino ad oggi, non ho ancora avuto l’occasione di avere rapporti con l’editoria, perché io scrivo per me stesso, come la stessa cosa ho fatto e faccio con la pittura.

Scrivere ha cambiato in modo radicale la tua vita?

Sì, é proprio così, scrivere ha cambiato in modo radicale la mia vita, un antico proverbio recita: lo scrivere apre gli orizzonti della nostra memoria, che in fondo non é altro che il sale della vita.  Oltre alla letteratura, pratico altri hobby, come per esempio, quello di plasmare la creta e l’escursionismo sui sentieri del nostro Belpaese. Da queste lunghe e meravigliose passeggiate, dove ho modo di conoscere da vicino e di apprezzare le bellezze del paesaggio dolomitico. Oltre agli appunti sulla piccola agenda, cerco anche di illustrarli con pochi tratti con gli acquerelli, per poi riprenderli nel piccolo studio.

 

Qualche consiglio per chi ha intenzione di iniziare a scrivere.

E’ sempre difficile dare dei consigli ai giovani che hanno intenzione di iniziare a scrivere.  Mi permetto solo di suggerire a questi giovani che si affacciano per la prima volta alla letteratura, che in questi ultimi tempi sempre più congestionati che ci attendono, il bisogno della letteratura dovrà puntare sull’agilità, sulla mobilità e sulla disinvoltura nel saltare da un argomento all’altro e nell’affrontare le più svariate tematiche, siano esse storiche che filosofiche - scientifiche.

 

Alla famiglia ed alla figlia Tiziana vadano le mie condoglianze personali e quelle del Circolo Luzi.

Salvatore Armando Santoro - Webmaster

 

 


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Salvatore Armando Santoro - Presidente

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