TATTI
di Santoro Salvatore Armando
Sotto gli archi ,che i mattoni e il travertinoricamano,corrono le vecchie stradedissestate.Borghi silentiche celano nel cuoreodio e rancoriantichi ad osteggiare.Secolari manieri,finestre semichiuseprigioniere di gratee di cancellidove il sole randagioe pigro appare.Gradini erti,litigiosi e lisi,che raccolgonoancora le invettivedi vecchi claudicantie decadenti.E i mancati richiami,adesso spenti,si sono dispersisui tetti ricamati di embricini,rotti e consunti,dove il sole brillae lo sguardo si distendesorridente.