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di Francesco Luca Santoracconto
Alle Divinità Ai pensieri E al rispetto del prossimo
Donna di carnalità discorde hai viaggiato nei perimetri di un'ara lussuriosa in giunoniche voglie che sfidano Saffo ed ora io Minotauro dal dardo possente scavo lungo i tuoi fianchi con la brama dell'inferno Inarcata sul mio marmo di Corinto violo il tuo sfintere vaginale e pendulo il membro femmineo bacia la terra col suo latte d'amore mentre punisco il tuo respiro con la sacralità di un empio sacerdote...
(A Sebastian)
(Pezzi di vita)
“A volte credo che l'amore abbia il volto di un dio cattivo che gestisce tutto con superba follia e indifferenza. Già… perché l’amore può farti diventare un Tutto o un Nulla! A volte credo che un uomo da solo riesca ad amarsi di più, che infondo avere una donna al proprio canto non è poi così importante; o almeno questo è ciò penso io delle donne che ho avuto: avide; manipolatrici; egoiste e sadiche… le donne direbbero che sono un bastardo maschilista e stronzate varie, e allora perché non mi dimostrano che sanno amare, invece di fare le vittime del nulla?!! Stasera,però, è successa una cosa alquanto strana, una cosa che non avrei mai pensato potesse accadere; ho conosciuto una persona che ha svegliato qualcosa nei meandri oscuri dei miei circuiti emozionali; una sensazione che non provavo da epoche “medievali”, oserei dire. Il suo nome è Sebastian! Sì, Sebastian, un uomo… ma non un uomo qualunque… un uomo con l'animo da donna! No. Non una trans… ma una vergine greca dalle esili braccia; dalle labbra bellissime e dalle mani bellissime. Ha occhi bellissimi, e natiche di cristallo… bellissime! Ed io sono stato catapultato nel suo vortice di fascino come un poppante che guarda per la prima volta i seni turgidi di una donna! No. Non sono gay, lo posso dire per certo; nonostante tutto amo le donne,le ho sempre amate, e anche stavolta sono affascinato da una donna, una donna bellissima!”
Conobbi Sebastian alla festa di compleanno di Alessia (la mia ex sventura… pardon, la mia ex fidanzata) se ne stava in piedi accanto al camino; Alessia (con la solita gioia spropositata che la contraddistingue) mi trascinò verso di lui come una scolaretta scema che vuole far conoscere il suo fidanzatino all’amichetta del cuore; così,io, corsi appresso a lei per capire chi fosse quel misterioso ragazzo di cui mi aveva tanto parlato negli ultimi due anni. La persona che mi trovai di fronte era veramente bella: capelli neri e lisci che scivolavano giù sino a toccare le spalle; occhi anch’essi neri, intensi e profondi; carnagione chiara, molto chiara; naso alla francese; bocca carnosa e rosa e, mamma mia… un fisico da fare invidia alla più bella delle donne!
“Sebastian, lui è Luca”(Disse Alessia.)
“Oh… finalmente ho il piacere di conoscere il famoso, tanto osannato Luca!”(Rispose con due occhi profondi che mi penetrarono dentro, facendo tremare qualcosa in me.)
Io allungai la mano per stringere la sua e, al contatto con quella morbidezza femminea, un brivido invase i miei sensi tanto da non riuscire a ricambiare il saluto, quasi le corde vocali fossero intonacate lasciando spazio ad uno strano mutismo; seppi soltanto accennare un misero sorriso di cortesia. Intanto Alessia venne chiamata da qualcuno dall’altra parte della stanza così, io e Sebastian, rimanemmo da soli ed entrambi un po’ impacciati(anche se devo ammettere che quello più in difficoltà ero io). Lui, forse consapevole del mio disagio, ruppe il silenzio chiedendomi se avessi voluto qualcosa da bere. Risposi di sì; quindi mi passò una birra.
“Come va con Alessia, Luca... pensate di tornare insieme?” (Chiese con aria indagatrice.)
“Siamo dei buoni amici… ma non penso che torneremo insieme… credo, però, che tu lo sappia già, Alessia dice sempre che parlate spesso di me…”
E intanto quella sua voce androgina e femminea, echeggiava nella mia mente come un’aria di Chopin e mi sentivo impazzire!
Mi scrutava con interesse; seguiva con lo sguardo ogni movimento delle mie labbra e sempre con quel meraviglioso sorriso, fatto di denti bianchissimi e dritti che mi faceva vibrare.
“So che sei un poeta.” (Disse diventando più serio.)
“Oddio poeta… amo scrivere, ma definirmi poeta è un po’ un azzardo…”
“Mi piacerebbe leggere qualche tuo verso, io sono un appassionato di poesia. Adoro particolarmente le liriche erotiche. Tu, tu scrivi di eros?”
“Poco direi, quasi nulla; non è il mio genere… mi avvicino maggiormente allo stile Ermetico.”
“Interessante… avrei voglia di leggerle, sono molto curioso e poi… la curiosità è donna, non credi?!…” (Disse intensificando lo sguardo che sembrò divorarmi, e questo mi stuzzicò ancora di più.)
Ci scambiammo i numeri di telefono e, prima di salutarci, mi disse
“Non vedo l’ora di poter entrare nel tuo mondo… poeta!”
La sua voce era talmente calda e sensuale che un brusio sulla punta del glande, svegliava in me una strana voglia.
(Pezzi di vita)
“Sono tre giorni che faccio all'amore con “lei”… tre giorni che mi nutro della sua femminilità e della sua mascolinità!”
Trascorsero due settimane dall’incontro con Sebastian. Dopo la festa non pensai tanto a lui, fino a quando non ricevetti un suo SMS:
“Ciao poeta, avrei piacere di chiacchierare con te davanti ad un buon aperitivo… Ke ne diresti di vederci al bar in centro… porta con te le tue liriche
(Sebastian) “
Data di creazione: 25/07/2012 @ 13:25 | Sostieni il Circolo
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