Il Circolo
LETTURA ITALIANA E STRANIERA, INFORMATICA E VARIE
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5) Scrittori amici e recensioni volumi - Pedri Silvia - Kamasutra del Coccodrillo
Gloria Galam
IL KAMASUTRA DEI KOCCODRILLI
Favole sciamaniche per imparare a Sognare
A Caimano che mi disse di scrivere un kamasutra del cuore pieno di animali e che me lo ispirò.
A tutti gli Animali in questa e nell’altra realtà che con infinita pazienza e infinita generosità mi vogliono bene.
A Manuela che ha orecchie per sentire e a Panther che ha musiche per intendere.
“Sono la Terra. Sono il Tempo. Io ti vedo.”
Nunkui
SOMMARIO
PRIMA SFIDA: UCCIDERE I MOSTRI
(premessa)
Capitolo 1: Notte senza luna
Capitolo 2: La famiglia Corvonero
Capitolo 3: Kalanaga
Capitolo 4: Corvoblu
Capitolo 5: Coccinella
Capitolo 6: Geronimo e Nikita, Berny e Marzio
Capitolo 7: Orsi e Felini
Capitolo 8: Combattenti e condottieri
Capitolo 9: Altai
Capitolo 10: La Sfida
Capitolo 11: Corvoblu e Kalanaga
Capitolo 12: Kalanaga e Altai
Capitolo 13: Berny e Marzio
Capitolo 14: La Sfida
Capitolo 15: Marzio
Capitolo 16: Marzio e Berny
Capitolo 17: Corvoblu
LA CASA DI LUCERTOLA E IL SEGRETO DELLA GIOIA
Capitolo 1: Il Sogno di Lucertola
Capitolo 2: Kala, Serenella e Letizia
Capitolo 3: Caimanito
Capitolo 4: Berny Marzio e Caimano
Capitolo 5: La casa di Lucertola
Capitolo 6: Serenella Letizia, Sergio e Leo
Capitolo 7: Serenella Letizia e Lucertola
Capitolo 8: In viaggio con Caimano. Atisora
Capitolo 9: In viaggio con Caimano. Ifigenia
Capitolo 10: Lucertola e nonna Lucertola
Capitolo 11: Pantheralex e Dheborah
Capitolo 12: Lucertola e Caimano
Epilogo
LA CASA DEL PANTHER E LA LUNGA NOTTE DELL’ANIMA
Capitolo 1: Kalientita
Capitolo 2: Mestizia
Capitolo 3: Marzio e Berny
Capitolo 4: Marzio
Capitolo 5: Caimano
Capitolo 6: Aristide
Capitolo 7: L’amore al tempo di Lucertola
Capitolo 8: Zio Adolph
Capitolo 9: Liquirizia e Panther
Capitolo 10: Marco
Capitolo 11: M. Adolph
Capitolo 12: Marzio e Panther
Capitolo 13: Zio Geko
Capitolo 14: La notte dei gechi
Capitolo 15: Mestizia e Kalientita
Capitolo 16: Panther, Liquirizia, Marzio, Lucertola e Caimano, Kala
Capitolo 17: Panther e Caimano
Capitolo 18: Kalientita.
Capitolo 19: Decadenza.
Capitolo 20: Il primo bacio
Capitolo 21: L’addio di Lucertola.
Capitolo 22: La fine della civiltà e la casa del Panther
Epilogo
TUTTE LE POESIE DI LUCERTOLA A CAIMANO
ALCUNE DELLE POESIE DI LUCERTOLA AI SUOI AMICI
IL LUNGO VIAGGIO DI TICKLE TICKLE PIN PIN
Capitolo 1: Tickle Tickle Pin Pin e Panther
Capitolo 2: Panther e Manuela
Capitolo 3: Il Sogno di Tickle Tickle Pin Pin
Capitolo 4: Panther
Capitolo 5: Tickle Tickle Pin Pin e Farfar
Capitolo 6: Il lungo bacio di Tickle Tickle Pin Pin
Capitolo 7: Melissa, la sudicia biscia e Bianco Latte
Capitolo 8: L’Aquila, il Merlo e la Merla
Capitolo 9: Nuovi Nati
Capitolo 10: Ma.mi.ru.
Capitolo 11: Tickle Tickle Pin Pin, Pearl, Arpia e il fiume acido
Capitolo 12: Farfar, Ricky Bubble, Mortimer e Manuela
Capitolo 13: Pearl, Farfar, Fàrfa e il Monaco
Capitolo 14: Il lungo viaggio di Tickle Tickle Pin Pin
Capitolo 15: Atterraggio
Capitolo 16: Tickle Tickle Pin Pin e Farfar
Capitolo 17: Caimano e Lucertola
Capitolo 18: Mestizia e Kalientita
TRE POESIE DI PANTHER A KALA
TRE DOMANDE A GLORIA GALAM
AVVERTENZA
NOTA SULL’AUTRICE
Capitolo 9
In viaggio con Caimano. Ifigenia.
Era tutta la mattina che erano in viaggio ormai, di passo più che buono e senza soste. Si erano allontanati parecchio dalla tenuta di Lucertola. Avevano oltrepassato il fiume e si trovavano ora immersi negli stupefacenti e misteriosi boschi del Villaggio del Sogno. A Caimano avrebbe fatto piacere andare a trovare cioè a cercare Jagger, il Giaguaro, ma con Marzio non si poteva fare, era troppo pericoloso.
Però un saluto a Ezechiele non glielo toglieva nessuno!
“Ifigenia! Ifigenia! Mi hai sentito! Sì, pupa, stavo venendo da te. Come sta Nonno Eze?”
Marzio guardò. E questa volta Marzio vide. Una bella donnola. Lo sapeva, Caimano era il tipo a cui piacciono le donnole.
“Ifigenia! Chémmmiraccònti?”
Caimano si voltò verso Marzio: “Ne sa una più del diavolo ‘sta stronza.”
Sempre camminando si abbassò di lato e le diede una grattata dietro l’orecchia.
“Attraversa i mondi lei, brava sciamana.” Disse con tenerezza.
“E poi qualche segreto c’è verso che me lo racconti.”
Anche Caimano trottava, saltellava di allegria e complicità.
Ifigenia era proprio amica di Caimano, gli trotterellava al fianco, mai vista una donnola così. A dirla tutta, pensò Marzio, mai vista una donnola!
A vederla era un bel bocconcino. Tanto più che a Marzio da qualche epoca ormai la fame aveva iniziato a rodere. Però sembrava l’essere più schivo e silenzioso del mondo.
“Non è molto loquace.” Fece un tentativo.
“Muta è.”
Caimano piantò gli occhi negli occhi di Marzio.
“Segreti sono.”
Da quel momento Marzio non fu più degnato di alcuna attenzione.
Caimano e Ifigenia, come due amanti, o come due fratelli, camminavano vicini, sincronici, senza dire una parola, con continui gesti di intesa, che percepivano solo loro.
Marzio rinunciò a capirci qualcosa. Ma guardarli era bello, non gli faceva più sentire la fatica né la fame. Sembravano felici.
Qualche epoca più tardi Marzio riconobbe la sagoma di Ezechiele. Decisamente un ottimo posto per fermarsi a riposare.
Sotto le fronde del maestoso, nobile Olmo, Caimano depose lo zaino, aprì una tasca e ne estrasse un sacchettino di tela. Chicchi di mais. Che sparse ai piedi dell’Albero.
“Chècci fai coi chicchi che ti porto eh? Ezechiele? Che ci fai? Te li mangi? Li fai sparire li fai…”
Ripose il sacchettino nello zaino e abbracciò l’albero, per ringraziarlo e perché gli voleva bene.
Anche Marzio l’abbracciò. Era un tronco così grande che avrebbero potuto abbracciarlo in cinque e neanche sfiorarsi.
“Che ti vorrai mica fermare qui! bivaccare ai piedi di Eze?!” Caimano si riscosse e guardò il compagno per traverso. Marzio si era già sistemato.
“Con molto rispetto... Si sta così bene qui. Sono sicuro che anche lui sarebbe...”
“Macché! Vieni via da lì. Raccogli quella copertina e rimettila al suo posto, dentro lo zaino. Svelto. Dai Marzio che tra poco ci fermiamo a mangiare. Ne hai fame? Bere ti ho fatto bere, cosa vuoi di più. Dobbiamo solo arrivare su quell’altura. Lì possiamo accendere il fuoco. Siamo vicini alla casa di Mister Tormento. Qui,” Si sbracciava Caimano, “Nel versante Ovest del bosco ci sono un sacco di felini. Avrai sentito parlare di Milton, il puma. Un tipo per niente facile. Per me è pure antipatico. Ma che vuoi farci, è un felino. E di Nithaela? Hai sentito no? La sua femmina. Ecco, lei è pantera nera, dev’essere in qualche modo imparentata con Alex. Però lui vive isolato, ai margini del bosco. Oltre quell’altura.”
Marzio si sentì sollevato dall’essere quasi giunto a destinazione.
Risparmiò il fiato e riprese a strisciare pardòn a camminare.
Non alzò il capo finché non sentì Caimano tuonare.
“Buongiorno Dotto’!” Disse Caimano con trasporto, a quattro polmoni. Fece un mezzo inchino a un uccellaccio nero in planata libera.
“Rebus sic stantibus, mutatis mutandis, il tempo oggi non è male.” Gli rispose questi, dall’alto di un ramo di un albero.
“Il Sole, il Sole!” disse Caimano, battendosi quattro volte il petto, senza chiedersi perché.
“Eh, Dotto’ ” Aggiunse senza neanche prendere fiato, “ Complimenti per il latino! Che è successo, ha imparato la grammatica?”
Il signor Corvonero da quando Corvoblu, la sua balorda creatura, se ne era andato di casa, aveva deciso di dare una svolta alla sua vita e migliorarsi come corvo. Si era iscritto a un corso di latino per corrispondenza. “Latino per Sognatori”
“Eh Dotto’, rebus sic stantibus, mi saluti la signora. Noi stiamo andando a trovare Mister Tormento Pantheralex. …E mi saluti anche quella bestia rara di suo figlio!”
A Caimano piaceva Corvoblu.
“Oh, per tutti i corvi, fate attenzione con quella pantera! Animale nervoso.”
“So bene io!”
Perché era nervoso quell’animale sapeva bene lui. Non era difficile immaginarlo, pensò Caimano, con un mezzo sorriso amaro.
“Siate prudenti.” Continuò Corvonero. “Anche tu Caimano, giovanotto, porta i miei omaggi alla tua signora.”
“Sarà fatto, Dotto’!”
Corvonero era un gran corvo, ma bisognava essere così con lui, bravi borghesi. Un poco razzisti. Preferibilmente eterosessuali.
Marzio questa volta si sentì davvero sollevato dall’essere quasi giunto a destinazione.
Risparmiò il fiato e riprese a strisciare pardòn a camminare.
Non alzò il capo finché non udì il fragore dello zaino di Caimano, finalmente a terra.
Data di creazione: 08/06/2011 @ 12:09
Ultima modifica: 08/06/2011 @ 12:09
Categoria: 5) Scrittori amici e recensioni volumi
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Salvatore Armando Santoro - Presidente
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