Circolo Culturale "Mario Luzi" di Boccheggiano (GR)
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Vai Maria Grazia - Piume D'anima (5) Scrittori amici e recensioni volumi)
PIUME D'ANIMA
Prefazione di Maurizio Lauriani
E’ un dolce piacere entrare nel mondo di Piume d’anima, titolo che al primo impatto ci trasporta in un’immagine che ha dell’irreale.
“Piume” come un sinonimo di soffice, esprimono il volo delicato, il planare leggero, una danza nell’aria, quasi sospesa; “d’anima” invece sta a significare che le piume non sono parte di un corpo fisico, ma per l’appunto di uno spirituale: anima, esprime un termine astratto che ha la sua massima espressione nella poesia. Ognuno di noi è consapevole di possedere un‘anima, ma non riusciamo a darle una collocazione ben precisa, perché la sua essenza non è riconducibile alla materia. Sul connubio materiale “Piume” e spirituale “Anima” sgorgano i versi delle poesie stampate in questo libro. Da questo titolo immaginiamo un volo alto e libero sulle note della silloge di poesia di quattro bravissimi autori: Tiziana Mignosa, Maria Grazia Vai, Rita Minniti e Nunzio Buono.
In un ritrovo di poeti si sono conosciuti e da subito si sono accorti che tra di loro c’erano delle affinità caratteriali che non mancavano di sconfinare in una certa “sintonia” nel sentire la poesia.
Da quel giorno è nata un’idea, c’era la voglia di dare vita ai propri versi, unendoli nell’abbraccio sinergico della musica.
Non è stato un tema comune a scaturire la creazione, ma la volontà di unire il proprio poetare dietro le note d’ispirazione di 30 brani musicali di una bellezza e delicatezza stupenda, ottenendo quindi lo sviluppo di ben 120 liriche tutte figlie d’anima e musica, perché la vibrazione è una fonte spirituale e rende unica l’arte del creare l’arte. Sarà impossibile non essere trasportati in un volo leggero nel mondo di “Piume d’anima”.
C’è da sottolineare di quanto la tecnologia stia influenzando la poesia.
Basti pensare alla comunicazione in rete. Fino a 10 anni fa era quasi impossibile trovare siti che favorivano lo sviluppo le comunicazioni e la pubblicazione dei testi. Attualmente siamo al paradosso; è quasi impossibile trovare autori che non si avvalgono dello strumento internet.
Ho seguito personalmente questa evoluzione e posso dire con certezza che l’interattività tra gli autori aumenta la creatività, l’entusiasmo di esplorare il nuovo, per poter amare la poesia in tutte le sue forme lasciandola in dono ai lettori. L’iniziativa dei nostri autori è nata proprio grazie alla casualità di frequentare gli stessi siti, poi le affinità elettive della poesia hanno fatto il resto.
Tiziana Mignosa è una scrittrice che attraverso la poesia racconta la vita come una favola, traveste d’ermetismo il semplice, confondendolo di vita quotidiana. I suoi versi convergono spesso su uno o più soggetti, a volte anche concetti astratti personificando l‘immagine nello stesso modo di come il pittore estrae dalla tela il sentimento. In certi testi si ha come l‘impressione di specchiarsi in un sogno dove immagini e volti s‘intrecciano lasciando integra solo la morale. Scruta il mondo con gli occhi dell‘amore e a volte nuvole di passaggio malinconiche velano la sua poetica, che rimane pur sempre avvolta in un alone crepuscolare.
da”La felicità riflessa”
“Maestra dell’esistenza/è la felicità ambita“
“Regina seducente/ti tenta coi suoi mille vezzi/che sgorgano festosi dai lieti eventi/ma da mendicante /ben presto si traveste/quando arriva il momento della prova” “Lungo invece è il sonno/della felicità riflessa/che
indisturbata giace/sotto quell’inutile cercare fuori/gioie di vetro/nodi di carta sulla scia dell’acqua. “
“Ma arriva poi /l’ora in cui t’accorgi/di quanto dolce sia quel tuo porgere la mano/uguale nella forma ma non nella sostanza/non più per afferrarla/ma solo per donarla.”
Poesia di una straordinaria bellezza, nonché di un contenuto prezioso che ci poteva venire trasmesso solo da Tiziana.
Ognuno di noi vuole essere felice, inseguendo un sogno per esserlo e immaginando il mondo come la favola fatta sulla nostra misura. Ma il tempo avanza e le cose prendono strade diverse,come quella della sofferenza che dato le aspettative non manca ad arrivare. Ma è proprio questa la strada che ci fa comprendere l’incomprensibile.
La felicità riflessa è quella che abbiamo scoperto strada facendo,rapendo un sorriso di una persona che abbiamo fatto felice con un piccolo gesto. La felicità riflessa è quella di portare un fiore dentro un cuore arido come un deserto e non aspettarsi nulla. Si scopre che lo scopo dell’uomo è solo donare amore, un infinito donare.
da “ l giardini del re “
A volte vado/nei giardini del re/e fuori lascio il mondo/coi suoi perché”
”e il sognatore/che in sordina crea/cattura raggi limpidi di sole/per regalare sogni al sogno/sorrisi di luce ai cercatori d’oro”
da “Solo bello”
“La bellezza da sola a cosa serve/quando col cucchiaino affossi dentro al niente/mentre colmi gli occhi di piacere/ma solamente intorno al nulla puoi orbitare.”
Da queste poche e frammentarie strofe, si può dedurre quanto importanti siano i concetti che Tiziana tratta, come la felicità (come nel caso della felicità riflessa che è l‘acquisto della consapevolezza dei valori passando per i tortuosi sentieri della vita) il silenzio (l giardini del re) la bellezza -solo bello- (intesa come dote effimera, per quelli che credono di possedere tutto, ma che poi tra le mani si accorgono di stringere pochi granelli di sabbia).
Maria Grazia Vai ha il dono di dipingere
le parole imprimendo alle stesse una carica di significato, la poesia si colma di dolcezza nella solitudine sovrapponendo al buio la luce che la vita avvolge.
Gli oggetti e le cose che fanno parte della vita sono esposte sempre con tanto amore, un rispetto che la scrittrice mantiene alto con costanza e questo credo sia uno dei messaggi più importanti che un autore possa regalare ai suoi lettori. Quando si leggono i suoi versi il testo da l’impressione di trascinare in un vortice, un imbuto rovesciato che s’espande capovolgendo ogni presupposto. Non è difficile a fine lettura di un suo testo sentire una sensazione di pace come se per un attimo ci si dimentica del peso della vita. La magia della poesia è proprio questa.
I poeti sono pionieri della vita; cercando una via per se stessi la stanno cercando per tutto il mondo, regalando un piccolo “filo d’Arianna“ per ogni labirinto di vita.
Il suo poetare contiene sempre l’amore, collante che riunisce tutti i sentimenti che l’uomo, in quanto terreno, assorbe pienamente.
La sua penna ha nella scrittura la ricerca della semplicità assoluta, una semplicità che incanta.
da “Sulle foglie d’autunno”
“Dipingevo il tuo nome/quando ancora/non eri che un pensiero nel vento”
“e tra i fiori di un quaderno/si consumavano, candele/e lune addormentate”
“C'era /un pensiero/a raccontare dell'attesa, i giorni/
Mentre già ti respiravo/-nel profumo /le foglie d'autunno-“
“quando ancora non eri/che un pensiero d'amore/a vestirmi di vento.”
Poesia che esprime leggerezza nobiltà d’animo, la semplicità come arma nel dissuadere, ogni pausa tra i versi assume la stessa importanza delle note per il musicista. E poi con i trattini, tipico delle sue poesie, sembra volere prolungare un respiro insieme al lettore, un raffinato modo per elevare e sospendere all‘infinito il respiro di un attimo.
da “Parole bagnate”
“E’ di lei/nei tuoi occhi il viso” ”tra il respingersi/di pensieri e voce,/mentre cade sulle tue labbra/- il suo nome”
“Piove sulla mia voce/il pianto”
”Non sarò mai - della primavera/nella tua voce, il canto. -”
Non c’è differenza tra l’accompagnamento musicale e il suono che lei imprime a queste immagini che sembrano colorate di natura. Ogni sentimento e sensazione sembrano totalmente immersi nei colori più vivaci, fino al punto da renderli persino meno dolorosi per la loro delicatezza.
da “Vicino al cuore”
Di te/ho il vagabondare dei silenzi,/le parole insonni/e i viaggi mai partiti.”
”E valige vuote/dentro la tua stanza/dove ad aspettarmi/non c’è più nessun ricordo.”
“Troverò un’altra stanza/e cieli nuovi/aperti, sopra altri
voli” ”E mi vivrò, di solitudine e vita/senza dover fermare/o rimpiangere - il tempo.
C’è da rivelare che ogni strofa può stare in piedi da sola formando anche solo con pochi versi un tuffo nell’anima.
Le poesie di Maria Grazia sono come la finestra aperta a primavera, respirare l’ossigeno, i suoni, i profumi fino a sentirsi rinascere allo sbocciare nuovo del giorno.
Rita Minniti esprime la forza d’amare come scopo della vita, la volontà di non sentirsi mai sconfitti nemmeno quando l’amore ti abbandona senza nemmeno una ragione, i suoi versi utilizzano una terminologia semplice che, si alterna con i suoni, tra la retorica e le parole. Le sue poesie hanno la caratteristica di evocare facilmente immagini che solleticano i sensi (sinestesie). Ogni lettore potrà facilmente verificare come non sia difficile entrare in sintonia con le emozioni che Rita sa trasmettere con la stessa facilità con cui l‘acqua trova la sua strada scavando nel terreno.
Colpisce quel senso di vero che traspare come aria pungente del mattino. In molte di queste sue poesie si legge la malinconia del presente, la sofferenza, come consapevolezza che raccoglie gli errori della vita senza giudizio, senza odio o invidia. La volontà ferrea di squarciare le nuvole per cercare quel sole che l’esperienza ci dice che non ha mai smesso di esistere. I suoi testi scavano dentro i lati più oscuri dell’anima e li dona al mondo nella loro purezza. Ossigeno da respirare fino all’ultima goccia. Poesie che esprimono l’essere umano con la sua sensibilità a nudo, davanti alla sua stessa vita o al tempo che ne rimane, senza veli, senza inutili sotterfugi. Un guardarsi allo specchio increduli interrogando l’infinito. Molte sono le poesie in cui l’autrice s’interroga trovandosi di fronte alla luna o al cielo o al vento; tutto questo crea un senso di rispetto quasi come se si parlasse con una forza naturale che ha qualcosa a che fare con la conoscenza dei nostri destini.
C’è un’ombra di sofferenza in quel vento di malinconia, una sofferenza che l’autrice trasforma in lacrime di speranza, ed è proprio il voler restare umano a tutti i costi che fa trasferire al lettore i sensi sulla pelle che ognuno di noi conosce in quanto provati. Per questo la poetica di Rita la possiamo chiamare come “la poesia che si sente”
da ”Canterò d’una lacrima “
Con passo lento/t’ho inventato /in una melodia d’usignoli,/e
agli alberi,/che spiavano il cielo,/parlavo del rosso d’un tramonto.”
“A passo lento,/ho immaginato il tuo viso/dietro parole mai dette,/mai sentite pronunciare.”
“Adesso /canto alla sera/l’ultima canzone che a ricordo/m’hai lasciato./E tra le pieghe dell’incertezza/e le pagine strappate d’un diario,/resterà l’amaro di te,/il sapore d’un concerto sconosciuto.”
“Canterò d’una lacrima/che nel silenzio bacia /le labbra al vento./E nel vento/s’addormenterà il silenzio,/
quando la sera/scenderà l’assenza/a bagnare il mio cuscino.”
Poesia che spazia l’attimo espandendolo all’infinito. In questi versi tutto ciò che è dentro è anche fuori, all’improvviso appare incredibilmente trasparente. La malinconia trabocca straziante sulle liquide ombre della sera, solo quelle pagine strappate da quel diario, scrivono autonome parole ancora vive di un amore infinito e sanguinano il cuore di un colore invisibile. Ci si abbandona al canto di una lacrima che silenziosa bacia le labbra al vento, cosi che lui non soffi i pensieri al sonno quando la sera ci farà compagnia l’assenza abbracciata al nostro cuscino.
da ”A cercarti di luce”
“Verrò a cercarti di luce/in fondo al buio.”
“Quando l’eco di te,/mi griderà il disperato bisogno /di non cedere, /al rauco respiro di ieri.”
“Se una nuvola/potesse parlarmi del sole,/non inciamperei/sulla strada percorsa./Mi lascerei asciugare il pianto/guardandomi vivere.”
“E sfinita,/mi fermerò a dissetarmi d’aria/dove il cielo bacia la riva./E al vento /racconterò di te e del mare.”
Da questi primi versi sentiamo nettamente il dialogo interno, la ricerca dell’amore perduto, quasi come se quell’amore fosse scivolato nei fondali del buio. Ma l’amore non muore mai e nel silenzio arpeggiano i suoi
respiri. Quando il cielo si fa nuvoloso a volte ci si dimentica della luce del sole e dalle nuvole si attendono i messaggi di speranza.
da “Parlami”
“Parlami/del profumo della sera/quando ricopre i contorni
della luna./Quando del cielo/lo sguardo si perde lontano/
e oltrepassa i confini della luce.”
“Parlami/ma non chiedermi/dov’è che il vento /infrange il mio domani/e del passato/dove va a nascondersi/l’arido mormorio del cuor”
“Dillo,/dillo con parole tue /quel che senti./Affidati al coraggio, /avvolto, oggi,/da un insostenibile tormento”
Come si resta e si convive con tutto ciò che rimane dell’amore, dei respiri, delle parole. I pensieri sono come api senza miele ruotano intorno al profumo dei fiori, quando i fiori sono in un’altra primavera. Si attende una voce, come una mano tesa che ci aiuti a risalire dalle cascate della sofferenza, così nascosta ed invisibile da non sembrare vera.
Nunzio Buono; la sua poetica è un mosaico di suoni, i versi si leggono nella loro semplicità, forse per questo rapiscono da subito l’attenzione del lettore. Si viene come teletrasportati in un mondo di pace, un portale dell’anima che non può che essere attraversato per arrivare a comprendere il cuore del poeta.
Nunzio Buono è la personificazione dell'incanto e del disincanto per lo stile nell'incantare chi legge.
Riesce sempre a trovare nella snellezza del testo, la massima efficacia espansiva nell’espressione dei suoi versi.
Nunzio a mio modo di vedere, lo definirei poeta “liquido” perché in ogni suo testo dimostra un’abilità estrema a penetrare in ogni piccola insenatura dell’anima del lettore accarezzandogli il cuore.
La sua poesia si beve perché limpida è la sua anima, il messaggio arriva diretto senza inutili paroloni che servono solo a creare disturbo nella comprensione del testo.
Non saprei dire se questo è da attribuire alla sintassi o ad una predisposizione semantica dei termini o forse è un dono naturale che esula da ogni convenzione.
da “E amiamoci quell’esserci amati “
“Regaliamoci/il destino dei ritorni/anche se il vento ci sfiora d’autunno/e le ciglia si aprono al cadere delle favole”
“dalle stagioni /avrai i silenzi e mani da riempire/quando il
giorno avrà riavuto il dopo /e tu nel fiato il gusto trattenuto sulle labbra.”
“tu, che mi hai bevuto le radici/io, che in te ho preso senza avere/e che ho il respiro baciato al petto, nel silenzio /
la poesia”
“dei miei ieri, oggi e domani/e ci sarà per sempre, dopo un ricordo/il destino.”
Da questi pochi versi veniamo immersi letteralmente nella poesia di Nunzio.
In ognuno di essi scopriamo il mondo nascosto come rallentati tra i giochi e i venti delle sinestesie. Un suono all’unisono. Ci sono spesso i verbi infiniti che inseriti nel posto giusto sviluppano mistero e scoperta allo stesso tempo. La vita nonostante le problematiche e le sofferenze che ci provoca, va comunque avanti, nulla è mai finito, anche dopo un ricordo, per quanto faccia male, c’è sempre un destino da percorrere che è pronto a stupirci.
da ”Il segreto delle nuvole”
“Viaggio/in questa mia poesia/che si bagna, ora di silenzi/
nella soffitta senza noi.”i
“C’era il cielo e il cielo/a sbirciare lo scrivere del giorno/e la notte era d’attesa”
“di una sera ormai partita/e scritta a voce/su un bianco di silenzi.”
“C’erano poesie, adesso/solo foglie arrese/al vetro di un estate.”
Poesia che ricalca la solitudine, l’amore che è andato via e ci ha lasciati davanti ad uno specchio. L’autore sa che esistono le risposte ad ogni suo perché, il cielo ha sempre assistito con interesse l’evolversi del proprio scrivere. Le nuvole s’affacciano spesso sulla nostra strada, conoscono i segreti, ci osservano, ci amano, ma non parlano mai.
da “Silenzi di vetro”
“Passano/nelle rincorse delle ore/le stagioni”
“nello sfiorare di mano/il vento soffierà di sguardi/
sulle carrozze spese”“- il treno”
“i passi/si perderanno andati/nei cappotti verso/nuovi
inverni/e se nebbia, troverai/al vetro dei tuoi giorni/prova
con mano a cancellarla/o disegnarci il sole.
Gli anni che se ne sono andati ormai non tornano più, il vento è quella memoria nei ricordi che ci rammenterà con i ricordi ogni sguardo e carezza che ora non ci sono più, ci si dovrà preparare al freddo della solitudine, coprendoci con il cappotto del coraggio e quando ci sentiremo smarriti, offuscati dalla nebbia dell’inquietudine, troveremo un posto dove il vetro sarà orizzonte e da li costruiremo la nostra casa disegnando finalmente un sole.
Maurizio Lariani
Piume d’anima
Gli autori sono presenti anche in rete con poesie, fiabe e racconti .
Questi i link dei loro blog :
Tiziana Mignosa
http://poesienelvento.splinder.com/
http://www.dissolvenzepoetiche.blogspot.com/
Maria Grazia Vai
http://lafinestrasulmiocielo.splinder.com/
Rita Minniti
http://riflessidimmenso.splinder.com/
Nunzio Buono
http://oltrelenuvoleilmiocielo.splinder.com/
http://nunziobuono.scrivere.info/
INDICE
Prefazione di Maurizio Lauriani pag. 5
Sulle note di “A comme amour” di R. Clayderman “ 21
Sulle note di “Sentiment”di Ernesto Cortazar “ 29
Sulle note di “Andare” di Ludovico Einaudi “ 37
Sulle note di “Invisible love” di Richard Clayderman “ 45
Sulle note di “Nathalie” di Giovanni Marradi “ 53
Sulle note di “Le onde” di Ludovico Ainaudi “ 62
Sulle note di “Fly of the mystery” di Omar Akram “ 70
Sulle note di “Blue Water” di Ernesto Cortazar “ 78
Sulle note di “Onde” di Daniele De Santis “ 85
Sulle note di “Divenire” di Ludovico Einaudi “ 94
Sulle note di “Against The Wind” di Millo e English “ 101
Sulle note di “Back to life” di Giovanni Allevi ” 109
Sulle note di “Autumn Rose” di Ernesto Cortazar “ 116
Sulle note di “Moments Of Solitude” di E. Cortazar “ 123
Sulle note di “Garden Of Dreams” di G. Marradi “131
Sulle note di “Passage Into Midnight” di Omar Akram “138
Sulle note di “La vida es bellas” di E. Cortazar pag.146
Sulle note di “Ayo Technology” di Milow “ 154
Sulle note di “Mery per sempre” Colonna Sonora “ 160
Sulle note di “ The Colors of Music” di G. Marradi “ 167
Sulle note di “ Lysistrata” di G. Marradi ” 175
Sulle note di “ Cuore Sacro” di Andrea Guerra “ 182
Sulle note di “La Finestra Di Fronte” di A. Guerra “ 190
Sulle note di “The Sacrifice” di Michael Nyman “ 198
Sulle note di “Come Sei Veramente” di G. Allevi “ 206
Sulle note di “All By Myself” di R. Clayderman “ 213
Sulle note di “Mea Culpa” di Enigma “ 221
Sulle note di “Beyond The Invisible” di Enigma “ 228
Sulle note di “Etude” di Mike Oldfield “ 234
Sulle note di “Moment Of Peace” di Gregorian “ 242